La Cetacea spiega: Instagram è un social dove il ban è sempre dietro l’angolo

La Cetacea spiega: Instagram è un social dove il ban è sempre dietro l’angolo

Instagram è uno dei social più usati al mondo e, come ogni altro, è ben regolamentato dalle sue linee guida.

Molti contenuti come nudità, violenza e spam non sono ammessi e, nel caso in cui dovessero divulgare, verrebbero immediatamente rimossi dai server. 

Certo, in un mondo perfetto è così che dovrebbe essere, ma purtroppo ancora oggi circolano su questo social molti contenuti che non dovrebbero esserci e, ancora peggio, vengono rimossi tantissimi contenuti e account senza giusto criterio . 

Per approfondire questo tema,ci siamo confrontati con “La Cetacea” (@la_cetaceass) giovane influencer che fa parte del mondo di Instagram da anni, con più di 170 mila follower e  una ricca esperienza in fatto di “ban”. La Cetacea infatti è nota, oltre che per le sue forme strabilianti e il suo carisma, anche per le sue disavventure in ambito social. La più nota di tutte è l’episodio che ha visto il suo account diventare “commemorativo”.

Sono anni che Manuela, questo il suo nome, lotta costantemente con Instagram e i suoi ban. La Cetacea vede infatti troppo spesso il suo account instagram venire disattivato. Le motivazioni vanno dalla più sensata alla più irrazionale: colleziona un totale di ben oltre 13 ban. 

Cos’è un ban?

Per ban si intende il caso in cui instagram rimuove per un determinato periodo di tempo un account dalla piattaforma. Nel caso di questa ragazza il suo account Instagram viene continuamente chiuso, anche senza un valido motivo, per via delle continue segnalazioni ricevute dagli hater. Una volta ricevuta una segnalazione, Instagram controlla se effettivamente è stata violata una qualche linea guida ma purtroppo questo sistema è completamente gestito da computer, tutto automatizzato e spesso avviene in maniera inesatta.

Come funziona il processo di ban?

Una volta che i server di Instagram stabiliscono che un contenuto viola le proprie linee guida, esso viene rimosso definitivamente dalla piattaforma e viene assegnata una “penale” all’account colpevole, al quale arriva una notifica dell’ avvenuta violazione e rimozione del contenuto. A partire dal quarto contenuto rimosso, Instagram chiude in automatico un account. Da quel momento in poi la possibilità di recuperarlo in autonomia è veramente bassa, a causa delle migliaia di richieste che Instagram riceve ogni giorno, i tempi di attesa possono andare da 3 giorni a diversi mesi. 

Nel caso in cui Instagram decidesse di riaprire un account, quest’ultimo sarebbe un “sorvegliato speciale“ e al minimo contenuto  segnalabile esso verrebbe ribannato in automatico, anche in meno di 24h.

Manuela ci racconta di aver visto il suo account venire disabilitato per aver postato una sua foto completamente vestita, o essere bannata per contenuti violenti quando  invece di violenza non c’era nemmeno l’ombra. La Cetacea non è l’unica vittima di continue chiusure e restrizioni al proprio account Instagram, il ban è il nemico numero uno per influencer come La Cetacea, e spesso per riaprire i propri account in tempi brevi ci si affida a “servizi” a pagamento di supporto e “sban”. Dietro queste chiusure e aperture di profili instagram c’è quindi un vero e proprio mercato illecito, che potrebbe essere fermato da un maggiore controllo e una maggior precisione da parte di Instagram. 

LINK INSTAGRAM https://instagram.com/la_cetaceass?utm_medium=copy_link