La casa degli orrori della coppia di serial killer Fred e Rose West

La casa degli orrori della coppia di serial killer Fred e Rose West

Un giornalista è entrato nella casa degli orrori di Fred e Rose West, i quali uccisero diverse persone tra la fine degli anni ’60 e la fine degli anni ’80.

Trent’anni dopo l’arresto della coppia di serial killer, Fred e Rose West, il giornalista di cronaca nera, Martin Brunt, ha raccontato di aver pagato 300 sterline per avere accesso alla famigerata “casa degli orrori“.

La casa degli orrori di Fred e Rose West

Brunt ha raccontato la sua macabra storia nel primo episodio di True Criminals, Fred and Rose West: The House of Horrors, nuovo podcast. Il giornalista ha ammesso che, ciò che ha visto in quella casa, sita al numero 25 di Cromwell Street a Gloucester, lo turba ancora oggi.

Fred e Rose West commisero una serie di orribili omicidi tra il 1967 e il 1987. Tra questi, vi sono la la brutale tortura, lo stupro e l’uccisione di almeno dodici giovani donne e ragazze, tra cui due delle loro figlie e la sepoltura di molte delle vittime nella loro casa.

Scritta murder su vetro

Nel 1995, Fred West si suicidò in prigione prima di poter essere processato, ma sua moglie fu processata e dichiarata colpevole di 10 capi d’imputazione per omicidio.

Fu condannata all’ergastolo senza possibilità di ottenere libertà vigilata, una delle condanne più severe mai inflitte a una donna nel Regno Unito.

Una malvagità fuori da ogni immaginazione

Brunt afferma che il caso della coppia killer dimostra che l’uomo può arrivare a livelli di malvagità inauditi, riscontrabili nella loro abitazione, definita “casa degli orrori“.

Grazie a Jim, un contatto che gli ha permesso l’esplorazione dell’abitazione, si diresse nel West Country insieme a un cameraman.

Dopo averli condotti al numero 23 e aver salito tre rampe di scale, Jim aprì un portello del solaio e salì all’ultimo piano.

All’improvviso ero dentro la Casa degli Orrori. E la prima cosa che ha filmato è stato un guanto di gomma scartato, presumibilmente lasciato da uno del team forense”, ha detto il giornalista.

Jim li condusse giù per le tre rampe di scale, “filmando una serie di stanze noiose e banali che erano state spogliate di arredi e suppellettili dalla polizia e dagli investigatori forensi” e giù nella cantina dove c’erano una botola e una scala.

E giù sul pavimento della cantina dove c’erano questi strani disegni infantili sui muri. C’era una figura da cowboy, una scritta infantile, ma la cosa particolare era che c’erano prove che indicavano che la polizia aveva scavato cinque buche e poi le aveva ricoperte con un massetto“.

Ed è lì che abbiamo saputo che avevano trovato i corpi di cinque delle vittime sepolti in cantina“.

E nel 1994, quando ho iniziato a occuparmi degli omicidi di Cromwell Street, […] voglio dire, da allora ho seguito molti casi, ma non credo che nulla abbia mai raggiunto la portata della depravazione, l’uccisione dei propri figli, il livello di tortura, di sgradevolezza e di dolore inflitto alle vittime“, legati alla casa della coppia killer.