La nascita di Canale 5 e la fondazione della holding Fininvest: i grandi successi nella comunicazione e nei media di Silvio Berlusconi
Dopo aver conquistato il settore dell’edilizia, Silvio Berlusconi decide di ampliare il proprio raggio d’azione anche nell’ambito della comunicazione e dei media. La sentenza 202 del 1976 sancisce la fine dell’esercizio dell’editoria televisiva solo da parte dello Stato. Il Cavaliere decide così di investire nel settore della comunicazione.
La nascita di Canale 5
Nel 1978 rileva Telemilano divenuta dopo qualche anno Canale 5. Crea così la prima rete televisiva privata allargandosi nei primi anni ’80 con l’acquisto di Rete 4 e Italia 1. Nel 1984 le reti Fininvest vengono oscurare per aver violato alcune leggi nazionali relative alla trasmissione su scala nazionale. L’intervento ad hoc di Bettino Craxi, allora presidente del Consiglio, fa ritirare l’azione giudiziaria rendendo legale la situazione Fininvest. La rete Fininvest comincia così a conquistare sempre più pubblico televisivo rompendo un monopolio finora mantenuto dalla rete di stato Rai. La legge Mammì del 1990 sancisce una volta per tutta la diffusione a livello nazionale di programmi televisivi anche da parte di emittenti private. Fininvest, intanto, supera i confini nazionali toccando la Francia, la Germania e la Spagna.
La conquista dell’editoria e new media
Il potere imprenditoriale di Silvio Berlusconi conquista la televisione e non solo. Nel 1984, infatti, oltre all’acquisto di Italia 1 e Rete 4 il Cavaliere riesce a concludere un importante accordo anche per il gruppo editoriale Arnoldo Mondadori Editore. Il suo potere nell’ambito editoriale continua nei primi anni ’90 quando acquista la maggioranza azionaria Mondadori e Giulio Einaudi Editore diventando così il principale editore italiano. Nelle Mondadori confluiscono così la Silvio Berlusconi Editore creata nei primi anni ’80 e tante piccole case editrici minori. Non solo dal 1994 al 2002 diviene socio della Blockbuster Italia, conosciuta come un colosso nella distribuzione audiovisiva, e alcuni dopo anche del gruppo Medusa Film. Nel 2007 è tra i finanziatori della OVO srl, una nuova media company.