Attraverso il suo profilo Instagram, Kledi Kadiu ha fatto una confessione delicata: suo figlio ha una brutta malattia, la meningoencefalite.
A distanza di oltre un anno dalla nascita del secondogenito, Kledi Kadiu ha deciso di parlare con i fan di un argomento delicato. Il piccolo Gabriel ha una brutta malattia, la meningoencefalite. Come mai il ballerino e coreografo ne ha parlato sui social? E’ stato lui stesso a spiegarlo.
Kledi Kadiu: la malattia del figlio
Solitamente, Kledi Kadiu è molto restio a parlare della sua vita privata. Eppure, nelle ultime ore, ha voluto confessare su Instagram un dramma familiare che nessuno sospettava. Poco più di un anno fa, il ballerino e coreografo è diventato papà del secondo figlio, Gabriel. Pochi giorni dopo la sua nascita, lui e la moglie Charlotte Lazzari hanno scoperto che il bimbo ha una brutta malattia, la memingoencefalite.
“A 13 giorni dal parto Gabriel ha manifestato febbre e forti convulsioni, espressione di una diagnosi piuttosto complessa: meningo-encefalite. L’inizio di un calvario che ci ha davvero messi a dura prova. Gabriel è sopravvissuto e dopo aver riaperto gli occhi, passo dopo passo e con l’audacia di un eroe ha messo in campo tutta la sua forza per riappropriarsi di ciò che questo brutto imprevisto gli ha tolto. Dopo oltre un mese e mezzo di ricovero in terapia intensiva e tanti, tantissimi esami siamo tornati a casa, consapevoli che il percorso di ripresa sarebbe stato lungo e impegnativo. Abbiamo intrapreso fin da subito un percorso di riabilitazione precoce che ci ha permesso di capire fino in fondo come aiutare nostro figlio al meglio attraverso il gioco e la stimolazione finalizzata“, ha raccontato Kledi su Instagram.
Il figlio del ballerino è vivo per miracolo e lui ne è ben consapevole. Hanno affrontato un percorso difficile e anche il futuro non sarà semplicissimo. Kledi e la moglie Charlotte, però, credono “immensamente nella neuro plasticità ” e sperano che il loro “piccolo guerriero” non smetta mai di combattere.
Perché Kledi ha deciso di parlare solo adesso?
Kadiu ha concluso il racconto sulla malattia del figlio sottolineando che non è stato semplice parlare pubblicamente del suo privato. Lo ha fatto perché in questo ultimo anno, lui e Charlotte hanno incontrato tanti altri genitori alle prese con brutte patologie e vogliono dare loro una piccola speranza.
“Charlotte ed io abbiamo deciso di raccontare un pezzo della nostra storia sperando che questa condivisione possa essere d’esempio alle mamme e i papà che stanno percorrendo un viaggio simile al nostro. (…) Quando succedono cose del genere si tocca il fondo e può essere difficile trovare la forza per tornare in superficie. La differenza possono farla le persone che si sceglie di avere al proprio fianco e i professionisti a cui si affida la crescita del proprio bambino“, ha concluso Kledi.