Kinbaku è un bondage giapponese: vengono utilizzare corde per alternare sensazioni di piacere, dolcezza e dolore, un’attività sessuale molto particolare
Il kinbaku è una particolare pratica sessuale che ha come fine quello di usare corde per provocare diverse sensazioni: piacere e dolcezza, ma anche dolore e languore. Questa tecnica si ispira all’arte del bondage erotico giapponese: trae spunto anche dallo hojojutsu che è un tipo di arte marziale, e dal nawazeme, ovvero una forma di tortura. Il termine kinbaku significa ”nodi stretti” e deriva dalle tradizionali cerimonie religiose che includevano funi e legamenti per simboleggiare il collegamento tra umano e divino. Da allora, ha incominciato a prendere molta piega nelle attività sessuali più ”estreme”: non deve essere confuso con lo shibari, che è il semplice bondage in stile giapponese senza la componente emotiva ed erotica.
Come si pratica il Kinbaku e perché permette di raggiungere l’orgasmo?
Questa particolare forma di bondage, è in grado di limitare i momenti e i sensi del partner: per effettuare questa pratica, vengono utilizzati corde e funi di canapa.
Tutto ciò, darà vita ad un’esperienza erotica insolita e gratificante: sia gli uomini che le donne possono essere legati, l’importante è che siano ben chiari i ruoli.
Normalmente vengono eseguite più o meno sempre le stesse legature, ma ciò che cambia sono le posizioni: quella più dura è il tsurizeme, che consiste nel mantenere il corpo intero in sospensione.
Il kinbaku potrebbe essere in grado di far raggiungere il culmine del piacere, in quanto il corpo, quando è sottoposto a stress, produce endorfine ed ossitocina: questi ormoni sono legati al benessere e all’orgasmo.
Diverse persone che praticano questa tecnica inoltre, trovano eccitanti le conversazioni che si creano mentre si svolge l’attività: questo metodo, alcune volte viene utilizzato anche come terapia di coppia per ravvivare il rapporto sessuale.