La giovane attivista Kelsey Juliana vuole tentare di cambiare l’industria della moda unendosi alla stilista Gabriela Hearst: ecco il progetto.
Kelsey Juliana è una giovane attivista per il clima ed è promotrice della denuncia contro il governo degli Stati Uniti. Il motivo? L’America è colpevole, secondo lei, di non far nulla per fermare l’aumento delle temperature e il cambiamento climatico.
La ragazza ha dunque deciso di fare qualcosa di importante anche per sensibilizzare il mondo della moda unendo le sue forze con la stilista Gabriela Hearst, creatrice degli abiti di Lady Gaga e Megan Markle, e maggiore finanziatrice della causa “Juliana contro gli Stati Uniti“, con l’intenzione di lanciare un nuovo trend che possa diventare globale.
Kelsey Juliana e Gabriela Hearst per una moda sostenibile
Kelsey Juliana, come già detto, ha deciso di far causa al governo degli States per violazione dei diritti umani della sua generazione, non agendo nel migliore dei modi per proteggere l’ambiente. Gabriela Hearst, stilista affermata, è la prima sostenitrice finanziaria del caso “Juliana contro il Governo USA”.
Secondo Kelsey, anche la moda può aiutare nell’intento di preservare l’ambiente. Essere preoccupati per l’ambiente e per il clima, permette di attuare, anche in questo settore, lavorazioni differenti dalle tradizionali. Andando a prestare l’attenzione su piccoli dettagli anche i migliori stilisti e le più grandi maison possono evolversi e trovare nuove vie di innovazione con un occhio di riguardo verso il pianeta.
Come? Riducendo lo spreco energetico, l’utilizzando energie da fonti rinnovabili oppure l’utilizzo di materiali ecosostenibili che non danneggiano il pianeta, ma lo preservano. Nuovi materiali ecologici o riciclati possono dar vita non solo a grandi idee, ma anche a nuove tendenze.
Moda italiana in prima linea per la sostenibilitÃ
Nella lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento, la moda italiana si è sempre distinta, lottando in prima linea.
Da sempre sensibile al problema, la Camera Nazionale della Moda Italiana, supporta le aziende affinché la filiera della produttività del lusso Made in Italy si sposti e diventi più ecosostenibile con il minor impatto ambientale. L’obiettivo, è quello ad ottenere una produttività a impatto zero per rendere più ecologica tutta l’industria della moda italiana.
Il lavoro, che la Camera Nazionale della Moda Italiana sta facendo, è ancora lungo e complesso, ma l’industria italiana della moda sta lavorando bene da questo punto di vista.
Molti produttori italiani hanno già attuato una politica ecosostenibile. Alcune, ad esempio, hanno attuato nuove tecniche creative per eliminare la tossicità del processo di tintura delle stoffe, aprendosi così alla filiera degli agritessuti.
Con agritessuti si intende la produzione di tessuti ricavati da: canapa, lino e cotone. Per poter colorare le stoffe grezze, si potrebbe optare di sostituire i colori artificiali con quelli naturali ricavati dall’estrazione del pigmento attraverso la frutta, ortaggi, bacche ecc… si pensa dunque di tornare alle origini per evitare di inquinare troppo con determinati processi produttivi.
Maggiore qualità , per minore impatto ambientale. Questa è la strada che si vuole percorrere nel settore della moda italiana per poter far qualcosa di più per il pianeta.