Kabir Bedi fa una confessione: “È stato il più grande errore della mia vita”

Kabir Bedi fa una confessione: “È stato il più grande errore della mia vita”

L’attore indiano Kabir Bedi, indimenticabile Sandokan, ha rivelato qual è stato il più grande errore della sua vita, ed è legato al figlio.

Kabir Bedi, celebre attore indiano noto per il ruolo di Sandokan, ha presentato pochi giorni fa a Torino il suo ultimo film, Questione di stoffa, che andrà in onda su Rai1 il 10 novembre.

Durante la presentazione al Prix Italia, Bedi ha affrontato vari temi, tra cui il remake di Sandokan e il doloroso ricordo del suicidio del figlio avvenuto nel 1997. Le confessioni dell’attore hanno commosso i presenti. Ma scopriamo che cosa ha rivelato.

Kabir Bedi: il dolore per la perdita del figlio

Nel corso dell’evento, Kabir Bedi ha ricordato il suicidio del figlio, un dramma che lo ha profondamente segnato.

Qui il post pubblicato dall’attore in occasione dell’evento a cui ha partecipato a Torino.

È stato il mio più grande errore nella vita perché non sono riuscito a capirlo e fermarlo prima che compisse quel gesto” ha confessato l’attore. Il figlio si è tolto la vita nel 1997, quando aveva appena 25 anni.

Ma oltre al dolore per la perdita del figlio, l’attore ha anche voluto dare un messaggio di speranza e ha anche rivelato cosa pensa del remake di Sandokan in arrivo.

Kabir Bedi e il remake di Sandokan

L’attore si è dichiarato molto interessato al remake della storica serie televisiva che lo rese famoso negli anni ’70. “Non vedo l’ora di vedere il remake di Sandokan” ha dichiarato l’attore 78enne.

Nonostante alcuni fan siano critici verso i remake, Bedi ha dichiarato di non avere alcun pregiudizio, mostrando fiducia nell’interpretazione di Can Yaman e Alessandro Preziosi. “Sarà bello vedere come interpreteranno in chiave moderna le emozioni della versione originale” ha spiegato l’attore.

Durante la presentazione, Kabir Bedi ha, inoltre, collegato il tema del suo nuovo film in uscita con un messaggio pacifista. Ha, infatti, sottolineato l’importanza della collaborazione tra culture diverse. “La guerra crea solo sofferenza e dolore” ha dichiarato l’attore, riferendosi ai conflitti attuali in Europa e Medio Oriente.