L’ultima sfilata dopo 50 anni: Jean-Paul Gaultier saluta la moda

L’ultima sfilata dopo 50 anni: Jean-Paul Gaultier saluta la moda

Jean-Paul Gaultier dice addio alla moda il 22 gennaio 2020 con uno show evento, per l’ultima volta sulla passerella dell’Haute Couture.

Il 22 gennaio 2020, la sfilata di Jean-Paul Gaultier allo Châtelet Théâtre di Parigi entra nella storia. Questo evento sancisce ben due momenti importanti per la vita del fortunato stilista: il 50esimo anniversario della sua carriera e la sua fine. A darne notizia Gaultier stesso, con un post Instagram, che dichiara che quella dell’Haute Couture è l’ultima sfilata del marchio da lui fondato.

L’addio alla moda di Jean-Paul Gaultier

Rilassato, sdraiato e con un fare ironico, Jean-Paul Gaultier è al telefono e al suo interlocutore dice: “Devi venire allo show, sarà l’ultimo!“. Questo è ciò che si vede nel video che lo ritrae.

Il discorso tra i due continua con una precisazione, che tranquillizza anche tutti i suoi fan, non è un addio definitivo alle passerelle, bensì una momentanea uscita di scena dalle luci dei riflettori.

I suoi eventi di moda come il Gaultier Paris e l’Haute Couture continueranno, spiega, ma con una veste nuova, innovativa.

L’ex enfant terrible della moda, così veniva definito, ha strutturato la sua sfilata come un carosello di 200 look che hanno segnato la sua carriera. Ha sempre mantenuto un fare giocoso nella sua vita, ha incrociato nel suo cammino le vite di cantanti e creativi facendolo entrare nei ricordi collettivi grazie ai vestiti da lui concepiti e disegnati. Nella sua estetica non c’erano regole ed è proprio questo che l’ha reso una leggenda.

Jean Paul Gaultier

Jean-Paul Gaultier non solo ha cambiato il mondo della moda, ma ha saputo portare scompiglio morale durante gli anni ’80, periodo nel quale la morale puritana era molto alta, ha saputo sviluppare ossessioni erotiche che hanno conquistato anche il mondo del cinema nel film Kika – un corpo in prestito del grande regista Pedro Almodóvar. Parlare di sesso all’epoca era provocatorio e immorale, ma ha saputo farlo con lo stesso sorriso sbarazzino che ancora ora lo accompagna, nonostante sia molto cresciuto da allora.

Ci si potrebbe aspettare di tutto dal suo momentaneo addio alla moda, chissà che non stia preparando un ritorno col botto.

Jean-Paul Gaultier la sua carriera

Jean-Paul Gaultier non frequentò mai una scuola per stilisti, eppure è diventato uno dei migliori al mondo. All’inizio della sua carriera inviò bozzetti a vari stilisti già affermati, ma fu Pierre Cardin che lo notò, lo assunse come suo assistente nel 1970 e gli fece da maestro.

Soltanto 11 anni dopo, nel 1981, Jean-Paul Gaultier si fece strada con la sua primissima collezione. Lo stile anticonvenzionale, pensato fuori dagli schemi e irriverente gli fa guadagnare il soprannome di enfant terrible.

Ha fatto sfilare modelle in sovrappeso, anziane o ricoperte di tatuaggi e piercing, è andato fuori da ogni concezione e canone conosciuto, conquistando così le vette dell’Olimpo della moda. Ha creato abiti per molti volti noti dello spettacolo, da Madonna, disegnando il reggiseno a cono che è entrato nella storia dell’immagine della cantante, a Marylin Menson, fino ad arrivare alle sfilate di uomini in kilt chiamate Bravehearts – Men in Skirts.

Il suo sicuramente non sarà un addio, ma un arrivederci, un uomo di così tanto talento e passione, non può rimanere lontano troppo a lungo dalle scene, chissà che non sia una delle sue trovate eccentriche per preparare i fan a qualcosa di più grande.