Dopo l’addio al ready-to-wear nel 2014, Jean Paul Gaultier ritorna con una proposta ispirata e innovativa del pret a porter.
L’enfant terrible della moda Jean Paul Gaultier, dopo essere stato lontano dal pret a porter per quasi sette anni, occupandosi esclusivamente di profumi e alta moda, ha deciso di tornare a far sentire la sua firma in questo segmento, ritrovando un filone a lui molto caro, quello del marinière, rivisto e rielaborato da cinque designer differenti.
Sono Nix Lecourt Mansion, Ottolinger, Palomo Spain, Alan Crocetti e Marvin M’Toumo, che con la collezione Les Marins suddivisa in cinque capsule lanciate nel corso dell’estate, hanno creato silhouette e accessori che omaggiassero l’iconicità della maison per segnarne il grande ritorno.
Jean Paul Gaultier e la passione marinière: la maglietta a righe,cult ieri come oggi
Ci sono due immagini che risaltano alla mente quando pronunci il nome Jean Paul Gaultier: uomini e donne che indossano outifit a righe e cappellini alla marinara, e naturalmente i corsetti e il reggiseno a punta, che Madonna ha ben saputo valorizzare nel corso dei suoi tour. E lo fa ancora oggi, con un body in denim decisamente pret a porter, che ne fa un’ambasciatrice del marchio ieri come oggi.
Sia i capi lingerie che quelli alla marinara entrano pur se in versione aggiornata, in questo rilancio. Ne sono una testimonianza le maglie a righe in versione oversize, il body nero a rete ricoperto di cristalli, con strisce che evidenziano i contorni del corpo disegnato da Nix Lecourt Mansion, oppure quello floreale creato da Palomo Spain. Le righe quindi come spiega la maison assumono un nuovo e rinnovato significato alla luce del 2021: “Lacerate, distorte, abusate e trascese, le righe della marinière assumono una connotazione sensuale e ipersessualizzata per il 2021“.
Un pret a porter senza generi: outfit per lui e per lei senza distinzioni
Non manca quindi nessun rimando della collezione Les Marins a quelli che sono da sempre i segni distintivi dello stilista francese, dai berretti da marinaio fino al bikini da ufficiale della marina, gli anelli da sirena, le collane-bussola e abiti corti con colletto alla marinara che guardano alle uniforme classiche.
Prima ancora che la moda iniziasse la sua battaglia all’inclusività e alla creazione di capi che donne e uomini possano indossare in maniera indistinta, la maison ha da sempre portato avanti il suo movimento a favore della decostruzione delle categorie di genere: sul sito infatti non c’è alcuna distinzione d’abito per categorie. Anche la capsule quindi celebra questo spirito e non a caso la collezione divisa in cinque capsule onora le diverse comunità che hanno da sempre ispirato la maison francese.
Un impegno questo che non si è limitato alla sola capsule: Gaultier infatti ha chiesto a due attiviste Roxanne Maillet e Mari-Mam Sai Bellier, di realizzare una maglietta con il suo nome, declinandolo in forma scritta inclusiva – Jean-ne Paul-e Gaultier-e.