L’abito che Jacqueline Kennedy indossava il giorno in cui spararono al marito John Fitzgerald Kennedy rischia di rimanere segreto fino al 2103.
Il tailleur rosa di Chanel che Jacqueline Kennedy indossava il 22 novembre 1963, giorno in cui spararono al presidente (suo marito) J.F. Kennedy, si macchiò di sangue, ma lei non volle toglierlo fino al giorno successivo. Era convinta che tutti dovessero vedere, attraverso quel vestito, cos’era successo al suo amato.
L’abito negli anni è diventato iconico e indimenticabile, ma ora rischia di rimanere nascosto fino al 2103, perché per una precisa volontà della famiglia Kennedy non è più possibile esporlo al pubblico.
Jackie Kennedy, il tailleur sporco di sangue nascosto
Il famoso tailleur rosa in lana a doppio petto, con bottoni dorati, colletto e tasche cordati blu di Jacqueline Kennedy è attualmente conservato al National Archives and Records Administration’s College Park, nel Maryland. A proteggerlo, una scatola creata su misura che mantiene sotto controllo temperatura e umidità per evitare che negli anni si deteriori.
Ora però, per volontà della famiglia Kennedy, questo abito e simbolo storico, non è più visibile per il pubblico. Il motivo? L’esposizione causa loro un forte dolore, ricordando loro la tragica morte del presidente.
Il completo, dunque, non verrà più esposto al pubblico fino al 2103. A quel punto gli eredi di Jackie e JFK decideranno il da farsi. Dopo quella data il capo potrebbe essere esposto in un museo, messo all’asta oppure semplicemente rimanere ancora nascosto, forse per sempre…
Dopo che Jacqueline Kennedy si tolse l’abito macchiato di sangue lo consegnò alla cameriera che lo ripose in una scatola. Fu poi spedito alla madre di Jackie che fece scrivere la data di morte di John Kennedy sull’involucro: “22 novembre 1963”.
Il tailleur rosa non fu mai lavato, le macchie di sangue del presidente sono ancora lì, dopo tutto questo tempo.
Un abito, un simbolo
Quando Kennedy fu ucciso nel 1963 le tv e i giornali erano solo in bianco e nero. L’anno dopo, nel 1964, vennero per la prima volta pubblicate le foto a colori della tragedia e per la prima volta tutti videro il colore dell’abito indossato da Jacqueline: rosa acceso.
La First Lady americana, dopo il tragico attentato che uccise suo marito JF Kennedy, decise di non cambiare l’abito. “Lasciate che tutti vedano cosa hanno fatto” disse la Kennedy a coloro che le chiesero di cambiarsi d’abito una volta a bordo dell’Air Force.
Indossò quel vestito durante il volo di ritorno da Dallas a Washington, nello stesso aereo in cui viaggiava la salma del marito. Volle tenerlo anche per tutta la durata del giuramento del nuovo presidente degli Stati Uniti, proprio per ricordare che Kennedy era stato tragicamente ucciso con dei colpi di fucile.
Quell’abito è diventato il simbolo dell’amore tra lei e il marito che ormai non c’era più. Se a quel tempo i talleur in in lana erano simbolo della donna indipendente e di classe (soprattutto quelli di Chanel) ora sappiamo che quell’abito simboleggia un pezzo di storia importante: l’attimo in cui JFK fu ucciso a Dallas, durante una sfilata presidenziale, accanto alla moglie.
Jacqueline ha combattuto molto per tenere addosso il tailleur e mostrare al mondo intero cosa fosse successo. Volutamente non lo lavò per mantenere la testimonianza di quella tragedia, ma ora, tutti gli sforzi da lei fatti rimarranno vani, diventeranno solo un vago ricordo. Quell’abito dovrà rimanere nascosto, forse per l’eternità.
Fonte foto: https://www.instagram.com/_jacquelinekennedy/?hl=it https://www.instagram.com/history/