Ivana Lotito, l’Azzurra Avitabile della serie televisiva Gomorra, ha annunciato ai suoi fans una grande notizia inaspettato: a ottobre diventerà mamma
Grandi notizie dal set della nota serie televisiva di successo Gomorra: Ivana Lotito, nonchè Azzurra Avitabile la moglie di Genny Savastano e madre del piccolo Pietro, diventerà mamma e non solo come previsto da copione ma anche nella vita reale.
In una lunga intervista rilasciata a CoratoLive.it, Ivana Lotito ha annunciato che presto diventerà mamma e per l’esattezza, l’arrivo della cicogna è previsto per il mese di ottobre e questo significa che l’attende un’estate 2016 con il pancione.
La vita privata di Ivana Lotito
Fino ad ora della vita privata dell’attrice si è sempre saputo pochissimo perchè la stessa ha sempre tenuto separata la sua carriera dalle sue vicende sentimentali, rivelandosi solo in occasione di questa intervista. Secondo quanto avrebbe diffuso il sito Fanpage.it, la stessa avrebbe affermato:
“Sul set ho potuto vivere in anteprima la sensazione della maternità ma la gioia che sto condividendo con il mio compagno è davvero grande. Sono contenta di affidare a voi l’ufficialità della notizia. A ottobre sarò mamma davvero”.
Salvatore Esposito è il mio angelo custode
Durante questa intervista Ivana Lotito ha ribadito la stima che prova nei confronti del collega Salvatore Esposito:
“Per me è stato davvero un angelo custode. Prima di arrivare al provino Salvatore Esposito rappresentava “un mito”, era Genny. Questo perché io Gomorra l’ho amata prima di tutto come spettatrice nella prima serie. Salvatore, fin dal provino, ha fatto in modo che si creasse quell’alchimia che mi ha aiutata a conquistare il ruolo. Con tutta la sua umiltà è riuscito a mettermi a mio agio, mi ha fatta sentire al suo stesso livello: sembrava che ci conoscessimo da tanto tempo”.
Inoltre ha sull’impressione avuta lavorando a Scampia, infine, ha dichiarato:
“Forte, ma al tempo stesso davvero interessante. In quelle case, in quelle strade, in quei caffè preparati dalle donne che nella periferia di Napoli ci vivono davvero, c’è tanta voglia di riscatto. Eppure quasi tutti si sentono condannati alla vita dedicata al crimine, non vedono soluzione alternativa per la loro esistenza”.
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