Iscrizione all’anagrafe canina: cosa fare e quali documenti da presentare

Iscrizione all’anagrafe canina: cosa fare e quali documenti da presentare

L’iscrizione all’anagrafe canina è obbligatoria. Scopriamo cosa fare e quali sono i documenti da presentare per non correre rischi.

Cosa fare quando si accoglie in famiglia un cane? La prima cosa da fare, senza ombra di dubbio, è provvedere all’iscrizione all’anagrafe canina. Questo perché ci sono delle tempistiche da rispettare e, soprattutto, è obbligatorio per i proprietari denunciare alle autorità competenti il possesso di un animale domestico. Vediamo quali sono i documenti da presentare e cosa dice la legge in merito.

Iscrizione anagrafe canina: cos’è e cosa bisogna fare

Dal 2015, coloro che accolgono in casa un animale domestico sono obbligati ad effettuare l’iscrizione presso l’anagrafe canina. Si tratta di un ufficio della Asl locale che si occupa di registrare i cani presenti sul territorio, sia nel momento della nascita che in quello della morte. Coloro che dimenticano di farlo oppure non ne hanno intenzione, contravvengono alla legge e rischiano una multa che può arrivare a quasi 300 euro.

La registrazione all’anagrafe canina deve avvenire entro 10 giorni dalla nascita o dall’arrivo in famiglia dell’amico a quattro zampe. Nel momento dell’iscrizione, l’animale viene schedato, con i relativi dati identificativi del proprietario. Questo sistema, che a qualcuno può sembrare assurdo, serve per poter combattere il fenomeno del randagismo. Non solo, consente anche di poter ritrovare un cane quando lo stesso si perde accidentalmente.

L’iscrizione all’anagrafe canina prevede anche che il cane venga provvisto di microchip identificativo. Questo deve essere inserito nei cuccioli entro 60 giorni dalla nascita, mentre negli altri cani contestualmente alla registrazione. Il chip può essere applicato sia dai veterinari libero professionisti che dai servizi veterinari dell’ASUR.

Registrazione anagrafe canina: cosa dice la legge?

Registrare un cane all’anagrafe canina, oltre ad essere obbligatorio per legge, è importante perché consente di ritrovare l’animale se si dovesse perdere. La lettura del microchip, infatti, consente di risalire al proprietario. Può essere effettuata da tutti i veterinari presenti sul territorio italiano, dai servizi veterinari dell’ASUR e da ogni Comando di Polizia Municipale. E’ bene sottolineare che i medici veterinari hanno l’obbligo di segnalare alle autorità competenti quando un cane è sprovvisto di microchip.

Il proprietario, invece, oltre all’iscrizione all’anagrafe canina, deve ricordarsi anche di: denunciare la sua morte entro 15 giorni dall’evento, il cambio di domicilio e il passaggio di proprietà dell’animale entro 15 giorni. Anche in questi casi, l’ufficio a cui rivolgersi è sempre il medesimo della registrazione.

La legge prevede che i proprietari che non rispettano l’iscrizione all’anagrafe canina o le altre comunicazioni obbligatorie siano puniti con una multa che va da 38 euro a 200 e oltre. L’importo massimo, infatti, viene stabilito dai singoli Comuni.