Quando l’eccesso di vitamine è dannoso: l’ipervitaminosi e le sue conseguenze

Quando l’eccesso di vitamine è dannoso: l’ipervitaminosi e le sue conseguenze

Introdurre vitamine nell’alimentazione è importante, ma cosa succede se si eccede? Scopriamo l’ipervitaminosi e i suoi sintomi.

Le vitamine sono importanti per il nostro organismo e per il nostro benessere è bene introdurle regolarmente nella dieta. Ci sono casi particolari, però, in cui si può andare incontro ad un eccesso di vitamine, una condizione conosciuta come ipervitaminosi.

Le conseguenze di questi eccessi dipendono dalle vitamine coinvolte e da quanto è stata superata la dose consigliata giornalmente. Spesso questi eccessi non sono dovuti all’alimentazione, ma all’utilizzo di integratori. È per questo che l’uso di integratori non deve essere fatto alla leggera, ma è sempre bene rivolgersi a un medico. Vediamo alcuni esempi di ipervitaminosi e i sintomi ad esse collegati.

Quando si rischia l’ipervitaminosi

Spesso si è portati a pensare che le vitamine possono solo apportare benefici al nostro organismo, in realtà la nostra regola d’oro per l’alimentazione è sempre la moderazione. Le vitamine non fanno eccezione, perché se da una parte la carenza di vitamine essenziali può essere dannosa per la salute, dall’altra anche un eccesso è pericoloso.

Integratori

In un’alimentazione variata andare incontro a una carenza di vitamine non è così semplice come si crede. Certo fanno eccezione alcuni momenti particolari della vita, come ad esempio durante la gravidanza, in cui la richiesta di vitamine aumenta.

Negli altri casi, però, ricorrere all’uso di integratori può non essere necessario e talvolta anche rischioso. Per questo prima di utilizzare integratori bisognerebbe accertarsi di avere davvero una carenza e non eccedere mai nelle dosi rispetto alle quantità consigliate dal medico.

Eccesso di vitamine: i sintomi

I sintomi da eccesso di vitamine dipendono dalla vitamina coinvolta e dipendono anche dalla gravità dell’eccesso che, in alcuni casi può diventare una vera e propria intossicazione. Ad esempio l’ipervitaminosi A può provocare danni a lungo termine a carico di fegato e milza. L’ipervitaminosi di B12, invece, è correlata a problemi a carico dei reni.

A seguito di una ipervitaminosi D si ha un accumulo di calcio nel sangue e di conseguenza si possono manifestare sintomi come la nausea, conati di vomito, ma anche aumento della pressione sanguigna. Non esiste invece una vera e propria ipervitaminosi C, la vitamina C, infatti, non ha effetti collaterali rilevanti anche se consumata in eccesso, eccetto per episodi sporadici di nausea o diarrea.