Insonnia durante l’allattamento

Insonnia durante l’allattamento

Un problema comune nel periodo successivo alla nascita del bambino

Nei mesi di gravidanza spesso si verificano casi di insonnia. Gli studi recenti sembrano dimostrare che sia un comportamento del tutto normale generato da due fattori: i cambiamenti fisici e una preparazione dell’organismo alle notti insonni e ai risvegli durante la notte con la nascita del bambino. Molto più frequente per molte mamme è l’insonnia durante l’allattamento. Non è un caso raro ma anzi un problema frequente da risolvere individuando cause e motivi per ritrovare la serenità.

L’allattamento e l’insonnia

E’ un periodo particolarmente impegnativo quello che interessa i genitori alla nascita dei loro bambini. Preoccupazioni, cambiamenti e tante cose nuove da affrontare sono alla base di stanchezza e stress. Un riposo cattivo o insufficiente non ridona le forze e le energie necessarie per affrontare la giornata causando spesso irritabilità e nervosismo.

Durante l’allattamento le cause più probabili dell’insonnia sono legate al risveglio dei bambini e alla necessità di allattarli per calmarli e farli riposare di nuovo. La frequenza e gli orari sono diversi, creando squilibri nel sonno e perdita degli orari fissi dedicati al sonno.

Non va negato anche il forte carico emotivo che la nuova nascita porta con sè. Alla gioia e felicità si aggiunge lo stress e l’ansia per i genitori che devono occuparsi di una nuova vita. Preoccupazioni e ansie sono alla base dell’insonnia e, se unite ad uno squilibrio negli orari il problema aumenta.

Molte mamme rifiutano i medicinali in questo periodo per evitare di dormire grazie a questi senza riuscire a svegliarsi al pianto del proprio bambino; ma esistono altri rimedi.

E’ necessario quindi confidarsi con qualcuno se il problema è psicologico; anche uno specialista se lo si ritiene utile. Poi bisogna ricordare che dopo i primi mesi seno, camomilla e dondolii non possono essere la sola maniera per calmare il bambino. E’ necessario rassicurare con la voce, con la presenza, evitando di riempirli col solo cibo.