Come distinguere la classica l’influenza stagionale dal coronavirus? Le istruzioni per non andare nel panico.
Con l’avvento del coronavirus anche una semplice influenza stagionale può scatenare il panico: in molti, infatti, pensano di non essere in grado i classici sintomi da quelli del virus che sta mietendo vittime in Cina e, a macchia di leopardo, in altre parti del mondo.
Ecco qualche utile e semplice consiglio per non andare nel panico e stare tranquilli.
Influenza stagionale 2020 e coronavis: incubazione, picco e sintomi
Secondo quanto emerge dagli ultimi dati della sorveglianza epidemiologica Influnet, il picco dell’influenza stagionale 2020 sarà nella settimana che va dal 27 gennaio al 2 febbraio 2020: in questo breve periodo, infatti, dopo l’incubazione, circa 795mila persone dovrebbero essere bloccate a letto con i classici sintomi che vanno dalla febbre alla tosse al mal di gola.
In molti, però, si chiedono come fare a capire se si tratta effettivamente della classica influenza stagionale 2020 oppure del coronavirus.
Il primo fattore da considerare è senz’altro la statistica: è assolutamente più probabile, qualora abbiate sviluppato i sintomi sopra citati, che abbiate contratto la prima e non il secondo. Le uniche eccezioni, ovviamente, riguardano quelle persone che sono rientrate da poco dalla Cina oppure tutti coloro che sono stati a contatto con persone che hanno contratto questa infezione.
Il suggerimento dell’Istituto di sanità è, per prima cosa, di non farsi prendere dal panico; successivamente, gli esperti consigliano di rivolgersi al proprio medico curante qualora si manifestassero si manifestassero febbre o disturbi respiratori.
Influenza stagionale sui bambini: che cosa fare?
Soprattutto nella settimana di picco bisogna fare particolare attenzione all’influenza stagionale sui bambini: qualora abbiano contratto il virus, il suggerimento è quello di far evitare loro in maniera assoluta gli sforzi fisici, dal momento che riducono parecchio le difese immunitarie.
Allo stesso tempo, però, è necessario utilizzare i farmaci di automedicazione, ma con moderazione, leggendo attentamente il foglio illustrativo, facendosi aiutare e consigliare non solo dal medico curante ma anche dal farmacista.