Influenza del cammello: sintomi e cura dell’influenza che arriva dal Qatar

Influenza del cammello: sintomi e cura dell’influenza che arriva dal Qatar

L’influenza del cammello arriva dal Qatar ed è molto più pericolosa rispetto agli altri coronavirus: vediamo sintomi e cura.

Anche se al momento non c’è nessun allarme da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’influenza del cammello che arriva dal Qatar inizia a far parlare di sé. Il motivo è da ricollegare ai viaggi legati ai Mondiali di Calcio. Vediamo quali sono i sintomi a cui prestare attenzione e la cura di questa sindrome influenzale.

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Influenza del cammello: tutto sull’influenza che arriva dal Qatar

Dopo l’influenza australiana, si potrebbe diffondere l’influenza del cammello. Chiamata anche Mers (Middle East Respiratory Syndrome), arriva dal Qatar ed è causata da un coronavirus come quello del Covid-19. E’ bene sottolineare che, al momento, non ci sono grandi allarmi in Italia, ma visti i viaggi legati ai Mondiali di Calcio è consigliato prestare attenzione al sopraggiungere dei primi sintomi. Rispetto alla classica influenza, il Mers si trasmette all’uomo dai cammelli. In alcuni casi può essere asintomatica, ma spesso provoca sindromi respiratorie anche piuttosto gravi. I disturbi a cui prestare attenzione sono quelli classici: febbre, tosse, respiro affannato e, talvolta, polmonite.

L’influenza del cammello, stando a quanto sostiene l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms), ha un tasso di mortalità del 36% circa. Anche se è più pericolosa rispetto alle altre sindromi influenzali, è bene sottolineare che è molto meno contagiosa. Pertanto, è opportuno non andare nel panico ed essere semplicemente attenti se si hanno contatti con persone che sono state in Qatar.

Influenza del cammello: la cura

In casi gravi, l’influenza del cammello può causare insufficienza respiratoria. Di conseguenza, il paziente deve necessariamente essere sottoposto alla ventilazione meccanica. Come accade anche con il Covid e con gli altri malanni di stagione, ad essere maggiormente a rischio di vita sono gli anziani e le persone con patologie. Per il momento, non esiste né un vaccino contro questa brutta influenza e né tantomeno una cura specifica. L’unico trattamento possibile è quello rivolto ad alleviare i sintomi.