Dopo il terribile incidente che è costato la vita alla sua fidanzata Giulia Zandarin, Alberto Antonello è uscito da coma ed è stato dimesso dall’ospedale.
Abbiamo imparato a conoscere la famiglia Antonello grazie alla missione del papà Franco che ha fatto conoscere al mondo intero com’è la vita con un figlio autistico (Andrea, il fratello maggiore di Alberto) attraverso il suo progetto d’inclusione chiamato I bambini delle fate – spiegato ampiamente in un servizio di Giulio Golia delle Iene di Italia 1.
La notte del 31 ottobre 2019, però, alla famiglia Antonello è arrivata una notizia che nessun genitore vorrebbe mai ricevere. Il figlio maggiore Alberto ha avuto un incidente. Lo scenario di questa vicenda si apre così: un’auto ribaltata in un fosso, due ragazzi giovanissimi, due fidanzati, tra le lamiere All’arrivo dei soccorso la triste scoperta: la ragazza è morta. Il ragazzo, invece, lotta tra la vita e la morte in coma.
Dopo 14 giorni di terapia intensiva, Tgcom24 riporta una notizia che fa ben sperare per la salute di Alberto Antonello: il ragazzo è stato dimesso ed è tornato a casa, dove continuerà a ricevere tutte le cure necessarie.
Schianto fatale per la fidanzata di Alberto Antonello
Lo schianto mortale è avvenuto la notte di Halloween a Musile di Piave, in provincia di Venezia, ed è rimbalzata su tutti i canali d’informazione. I due giovani si chiamano Giulia Zandarin lei e Alberto Antonello lui. Nella tragicità della vicenda il nome del ragazzo spicca: la sua famiglia è nota in tutta Italia grazie al progetto di papà Franco I bambini delle fate.
Secondo la ricostruzione riportata da VeneziaToday, la macchina sulla quale viaggiavano i ragazzi sarebbe uscita di strada, andando a scontrarsi contro un albero.
La macchina in questione era già stata fermata per un controllo alcune ore prima e al ragazzo era stata ritirata la patente perché trovato in possesso di una piccola quantità di hashish.
La norma prevede che venga rilasciato un permesso di guida per ritornare a casa dopo il ritiro, ma il ragazzo, nonostante questo, avrebbe finito la sua serata andando in discoteca. Al ritorno, poi, la tragedia.
Lo sfogo di Franco Antonello (in difesa del figlio)
Durante un’intervista rilasciata a inizio novembre a Il Mattino di Padova Franco Antonello aveva rotto il silenzio sulla vicenda, dicendo: “Come si può definire delinquente un ragazzo di 19 anni per una canna? Come si può dimenticare tutto ciò che di buono ha fatto fino a questo momento per un errore, per un colpo di sonno? […]
Pensate forse che la morte non sia una punizione sufficiente anche per noi? Giulia era un membro della nostra famiglia. Abitava con Alberto da qualche mese, erano lì a pochi metri da casa mia. Non ci posso credere, non mi do pace […]
Spero che un giorno si sappia la verità, che quel maledetto incidente è successo per via di un colpo di sonno e non a causa della droga. Ora però voglio pensare solo a lui. E a Giulia“.