Emis Killa indagato per associazione a delinquere nell’inchiesta sugli ultrà di Milano. La partecipazione a Sanremo 2025 non è a rischio.
La controversa vicenda degli ultras di Milano, che ha visto coinvolto anche il nome di Fedez, continua a fare discutere e sorprende con nuovi colpi di scena.
Le ultime notizie riguardano Emiliano Rudolf Giambelli, meglio conosciuto come Emis Killa, che è finito sotto indagine nell’inchiesta “Doppia Curva” della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano.
La nuova svolta nelle indagini metterà a rischio la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025? Scopriamo tutti i dettagli.
Emis Killa indagato: le accuse contro il rapper
L’accusa principale è di associazione a delinquere per presunti legami con il mondo degli ultrà del Milan e dell’Inter.
La sua abitazione di Vimercate è stata perquisita, portando alla luce armi bianche e una somma di quasi 40.000 euro in contanti. In seguito a queste scoperte, il rapper ha ricevuto un Daspo, che gli impedisce di assistere alle partite di calcio.
In più, secondo gli inquirenti, Emis Killa sarebbe in stretto contatto con Luca Lucci, leader ultrà del Milan, attualmente in carcere per traffico internazionale di droga e tentato omicidio.
Emis Killa sarà comunque a Sanremo 2025
Il rapper è stato identificato in un pestaggio avvenuto l’11 aprile 2023 allo stadio Meazza durante Milan-Roma. In quella circostanza, Killa avrebbe assistito e partecipato all’aggressione di uno steward che cercava di impedire l’ingresso irregolare di alcuni tifosi.
La domanda sorge spontanea in questo contesto: il rapper potrà partecipare al Festival di Sanremo ora che è indagato? Nonostante l’indagine in corso, Emis Killa ha confermato la sua partecipazione alla kermesse con il brano “Demoni”.
L’evolversi dell’indagine potrebbe avere ripercussioni sul futuro artistico di Emis Killa, ma al momento il rapper sembra intenzionato a proseguire la sua carriera musicale senza farsi fermare dalle vicende giudiziarie in corso.