Secondo i dati in Pandemia si è registrato circa il 7% di adozioni in più di animali da compagnia, per sopportare meglio il lockdown.
Secondo l’indagine Coldiretti sulla base dei dati Eurispes, con l’isolamento dovuto alla pandemia da Covid, si è registrato un sensibile aumento delle adozioni di cani (43,6%) e gatti (35,1%). A quanto pare, gli animali da compagnia hanno aiutato molte persone a sopportare il lockdown e tutto ciò che comporta.
Boom di adozioni per la Pandemia: i numeri non sono mai stati così alti
Come riporta La Stampa: “Parallelamente si assiste a un calo nelle adozioni dei cani nei canili che nel 2020 diminuiscono del 20% rispetto all’anno precedente (dalle 19.383 nel 2019, alle 16.445 nel 2020), coerentemente con i dati dichiarati di nuove iscrizioni in anagrafe canina (85.432 nel 2019, contro le 67.529 nel 2020). A livello nazionale, il rapporto tra cani iscritti all’anagrafe degli animali d’affezione e cittadini è di un cane ogni 4,7 abitanti, con Umbria e Sardegna che primeggiano in positivo (rispettivamente un cane iscritto ogni due cittadini e un cane ogni 2,8), e Puglia e Calabria fanalini di coda (rispettivamente un cane iscritto ogni 7,4 e ogni 9,6 cittadini). Guardando ai gatti, il rapporto nazionale è di un gatto iscritto all’anagrafe degli animali d’affezione ogni 72,4 cittadini: a primeggiare, in questa categoria, sono Valle d’Aosta (un gatto ogni 31,4 abitanti) e la Provincia autonoma di Bolzano (un gatto ogni 32,6 cittadini).”