Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, la conduttrice ha parlato del suo libro, “Che stupida”, che uscirà a breve.
Manca sempre meno all’uscita ufficiale di “Che stupida“, il libro di Ilary Blasi nel quale vi è racchiuso il racconto della fine del suo matrimonio con Francesco Totti, già in parte affrontata nel documentario “Unica“, ma con l’aggiunta di ulteriori retroscena. La conduttrice, nelle ultime ore, è stata ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo“, dove ha colto l’occasione per presentare proprio il libro in uscita.
Ilari Blasi a Verissimo
Ospite a “Verissimo”, Ilary Blasi ha parlato del suo libro, in uscita il 31 gennaio. “Il titolo – afferma la conduttrice – è provocatorio e sta ad indicare che ‘non me ne sono resa conto’“.
Il contenuto riguarda ovviamente la rottura con l’ex marito, il calciatore Francesco Totti, verso il quale non sono di certo mancate alcune frecciatine lanciate nel corso dell’intervista: “Lui che legge un libro? – ha dichiarato la showgirl – Silvia, dai… non lo so, forse comincerà adesso“. E tra i temi toccati, non è di certo mancato l’accenno al “famoso caffè con Iovino“, sopratutto viste le ultime dichiarazioni del personal trainer.
“La nostra famiglia oggi non è allargata ma è ‘ammozzata‘”, ha continuato Ilary Blasi, affermando che “Io l’equilibrio l’ho trovato e spero di trovarlo anche in questa situazione“.
“Che stupida”
Silvia Toffanin ha poi incalzato la conduttrice chiedendole quale sia stato il suo rimpianto all’interno della storia. Senza filtri, Ilary ha affermato che il momento corrisponde a quando ha iniziato a rendersi conto di quanto stava accadendo. “Quando ho scoperto tutto mi sono sentita davvero stupida“, ha spiegato.
Di quel periodo “ricordo delle sensazioni miste: malinconia, tristezza e gioia“. Dopodiché confessa: “Non ho alcun rimpianto e rimorso“, ammettendo che anche lei sicuramente avrà “sbagliato qualcosa ma nell’affrontare la situazione non mi sento di avere dei rimpianti“.
Infine, la conduttrice ha aggiunto: “Quando ho iniziato a capire qualcosa? Silvia, lui non si presentò al mio compleanno ed utilizzò la scusa del lavoro. Naturalmente non era così“.