Il Traditore: ecco la storia vera e le differenze con il film su Tommaso Buscetta

Il Traditore: ecco la storia vera e le differenze con il film su Tommaso Buscetta

La storia vera de Il Traditore, il film di Marco Bellocchio che racconta le vicende di Tommaso Buscetta, il primo grande pentito di mafia.

Tommaso Buscetta è stato il primo grande pentito di mafia, le sue rivelazioni a Giovanni Falcone hanno portato al celebre maxiprocesso di Palermo in cui furono imputate 475 persone per crimini di mafia. La sua storia è raccontata in Il Traditore. A dirigere il film, che è uscito nelle sale cinematografiche nel 2019, è stato il regista Marco Bellocchio: la pellicola è stata molto apprezzata dal pubblico ma anche dalla critica, sia quella italiana che quella straniera. Vediamo ora quali sono le differenze tra il film e la storia vera raccontata ne Il Traditore.

Il Traditore: la storia vera del film

Tommaso Buscetta, conosciuto anche come don Masino e come Il boss dei due mondi, avendo vissuto a lungo anche in Sud America. Si è affiliato a Cosa Nostra nel 1945, quando aveva appena 17 anni: ha commesso vari crimini, è stato anche arrestato varie volte fino all’ultima, il 23 ottobre del 1983 nella sua abitazione a San Paolo, in Brasile.

Pierfrancesco Favino

Nel 1984 venne estradato in Italia, prima provò a suicidarsi ingerendo della stricnina ma in quantità troppo bassa. Arrivato in Italia iniziò a collaborare con Giovanni Falcone. Tommaso Buscetta non accettò mai la definizione di “pentito”. Le sue rivelazione permisero di capire e di rivelare al mondo cosa fosse Cosa Nostra e come funzionasse l’organizzazione.

Tommaso Buscetta testimoniò inoltre al Maxiprocesso di Palermo, oltre che nel processo Pizza connection di New York. Nel 1992 decise anche di fare diverse rivelazioni riguardi ai legami tra la politica e Cosa Nostra, accusando gli esponenti della Democrazia Cristiana, Salvo Lima e Giulio Andreotti.

Il Traditore: differenze tra film e storia vera

Il film di Marco Belocchio si fa apprezzare per la fedeltà ai fatti reali, soprattutto le cene del maxiprocesso, i dialoghi, il confronto tra Tommaso Buscetta e Pippo Calò, sono identici a quelli reali. Un grande merito va dato anche agli attori protagonisti, su tutti Pierfracesco Favino che veste i panni proprio di Tommaso Buscetta.

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