Ecco quali sono le location di Il ritorno di Don Camillo, il secondo film della saga con protagonista Fernandel e Gino Cervi.
Nel 1952 usciva per la prima volta nelle sale cinematografiche italiane, Don Camillo, il primo capitolo della fortunata saga con protagonisti Fernandel e Gino Cervi nei panni rispettivamente del parrocco di Brescello, Don Camillo, e del sindaco comunista, Peppone. L’anno successivo è invece arrivato il secondo capitolo: Il ritorno di Don Camillo, sempre diretto da Julien Duvivier. Anche in questo caso il successo è stato grande. Vediamo allora quali sono le location di Il ritorno di Don Camillo.
ll ritorno di Don Camillo, le location: dove è stato girato il film
Per girare l’intero film sono stati necessari alcuni mesi di lavoro: le riprese sono infatti iniziate l’1 dicembre del 1952 e sono terminati a fine febbraio dell’anno successivo. Ovviamente la storia è sempre ambientata a Brescello ma, in realtà, gran parte delle riprese si sono svolte altrove. Le uniche scene ambientate nel comune dell’Emilia-Romagna sono quelle girate alla Stazione di Brescello-Viadana e alcune della centralissima Piazza Matteotti dove si trova la chiesa di Santa Maria Nascente, che nel film è appunto la parrocchia di Don Camillo.
La maggior parte di Il ritorno di Camillo è stato girato negli studi cinemagrafoci di Cinecittà a Roma o in altre luoghi. Nella prima parte del film Don Camillo viene infatti trasferito in un paese sperduto in montagna: le scene ambientate qui sono state girate principalmente Rocca di Cambio, in Abruzzo. L’unica eccezione è per la stazione che è quella di Sassa-Torninmparte, sempre in Abruzzo, in provincia di L’Aquila.
A Roma è stata girata la scena di Don Camillo con il figlio di Peppone mentre escono dal collegio. A proposito del collegio, le mira che si vedono sono quelle di Fiano Romano.
Il ritorno di Don Camillo: il cast del film
A vestire i panni di Don Camillo e Peppone, come detto in precedenza, sono rispettivamente Fernandel e Gino Cervi, in quelli che sono stati probabilmente i ruoli più iconici delle loro carriere. Edouard Delmont nei panni del dottor Spiletti, Paolo Stoppa in quelli di Marchetti, Alexandre Rignault in quelli di Francesco Gallini, detto il “Nero”.