Il ragazzo dai pantaloni rosa: la storia vera dietro al film

Il ragazzo dai pantaloni rosa: la storia vera dietro al film

Ecco qual è la storia vera che c’è dietro a Il ragazzo dai pantaloni rosa, il film che racconta la storia di Andrea Spezzacatena.

Il 23 ottobre 2024, alla Festa del Cinema di Roma, è stato presentato in anteprima Il ragazzo dai pantaloni rosa, film diretto da Margherita Ferri che è ispirato alla storia vera di Andrea Spezzacatena, un adolescente che, dopo essere stato vittima di bullismo a scuola, si è suicidato il 20 novembre del 2012. Vediamo allora qual è la storia vera di Il ragazzo dai pantaloni rosa e quali sono le differenze con il film.

Il ragazzo dai pantaloni rosa: la storia vera e le differenze con il film

La storia raccontata in Il ragazzo dai pantaloni rosa rispecchia abbastanza fedelmente quel che è accaduto ad Andrea Spezzacatena. Andrea era un ragazzo bravo a scuola, all’apparenza solare, che poco dopo aver compiuto 15 anni decise di togliersi la vita: un suicidio che ha ovviamente sconvolto i suoi genitori che non riuscivano a trovare una spiegazione nel suo gesto.

Claudia Pandolfi

Spiegazione che è arrivata quando la madre è entrata nel suo profilo Facebook e ha ricostruito l’inferno che il figlio ha vissuto subendo numerosi atti di bullismo e cyberbullismo a scuola. Il tutto è iniziato quando si è presentato a scuola con un paio di jeans che, per via di un lavaggio sbagliato, erano diventato di colore rosa.

Il ragazzo dai pantaloni rosa: il cast del film

La protagonista principale di Il ragazzo dai pantaloni rosa è Claudia Pandolfi, che interpreta il ruolo della madre di Andrea, Teresa. Le due hanno avuto modo di parlarsi, confrontarsi e conoscersi durante le riprese. “Per me il rapporto con Teresa non si è mai interrotto, ed è molto intenso, ancora oggi ogni volta che la incontro mi ritrovo particolarmente emozionata”, ha spiegato Claudia Pandolfi.

“C’è un clima cameratesco del male, Andrea si dev’essere sentito molto solo nel vedere quanti aderivano a quel silenzio. La violenza manifesta è più riconoscibile e quindi affrontabile rispetto a quella derivante dal cyberbullismo. Se non sei strutturato può avere un effetto deleterio. È importante insegnare ai giovani il valore della caduta e dell’imparare a rialzarsi, una lezione che Teresa sta portando in giro per l’Italia anche nelle scuole”, ha continuato l’attrice.

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