È un racconto scioccante quello delle due ragazze ospiti di Massimo Giletti a Non è l’Arena di martedì 3 agosto. Il caso riguarda delle presunte violenze sessuali avvenute nel 2019 in Sardegna, perpetrate da quattro ragazzi ai danni delle due ospiti.
Non è l’Arena di Massimo Giletti torna in onda su La 7 con un edizione speciale nella serata di martedì 3 agosto. Il caso del giorno riguarda il racconto scioccante delle due ragazze ospiti, che sostengono di aver subito violenze sessuali per mano di quattro ragazzi durante una serata di luglio 2019 in Sardegna. Una storia che immediatamente fa sorgere analogie con quella di Ciro Grillo, il figlio di Beppe Grillo accusato appunto di stupro di gruppo.
“Era la nostra giornata libera”, dice una delle ospiti. “Era una bella serata, doveva essere una bella serata”, ripete l’altra. Le due si trovavano in una nota discoteca della Costa Smeralda quando vennero avvicinate dal gruppo di quattro ragazzi, che dopo diversi drink consumati in compagnia invitano le ragazze ad allontanarsi dal locale. Le ragazze rifiutano, ma dopo la chiusura della discoteca propongono invece di fare un tuffo in mare. Ed è proprio lì che si è consumata la tragedia.
“Hanno iniziato a tirare giù la zip della mia tutina, io non volevo fare il bagno nuda”, raccontano. La coppia di amiche, sentendosi ovviamente in pericolo, tentano di fuggire correndo verso il mare. Anche qui, tuttavia, vengono raggiunte. “Ci tenevano la testa sott’acqua. Poi mi hanno tirato fuori dall’acqua e uno di loro mi ha obbligato a farlo orale”, dice una delle due. “Quelle poche volte che la tiravamo fuori pensavamo a respirare.”
La fuga e la denuncia
Le due vittime notano alcuni ragazzi su un pedalò passare lì vicino, che filmano l’accaduto pensando che si tratta di atti consenzienti. Le ragazze, dopo circa un’ora di violenze, riescono a fuggire e vengono soccorse proprio dal gruppo di ragazzi del pedalò, che si scusano per non essere entrati in azione prima. Successivamente le amiche, su consiglio di una collega del villaggio turistico in cui lavorano, denunciano l’accaduto alle forze dell’ordine.
L’interrogativo che fa discutere riguarda il pubblico ministero incaricata del caso, che ha ritenuto il racconto delle ragazze inattendibile. Si tratta della procura di Tempio Pausania, che nello stesso periodo si trovò a gestire l’accusa a Ciro Grillo. Eppure, in questa occasione, la procura non ha voluto credere alle ragazze e ha chiesto l’archiviazione del caso. Per quale motivo?
Prova a fornire una spiegazione la mamma delle due vittime ospiti a Non è l’Arena. “Siccome non c’è un nome pesante, siccome non c’è di mezzo la politica, un personaggio famoso, allora sono state lasciate in disparte”, dice. “Loro hanno denunciato il giorno dopo e sono finite veramente nel dimenticatoio mentre appunto nel caso Grillo stanno usando già dall’inizio dei parametri diversi.”