Il secondo giorno di tribunale non è stato facile per il Principe Harry, che ha ammesso di aver poche prove contro la stampa inglese.
Il Principe Harry “stanco e vicino alle lacrime“. Così lo descrive il Daily Mail dopo la seconda giornata in tribunale di fronte all’Alta Corte. Il Duca di Sussex ha intrapreso una battaglia legale contro la stampa inglese, ma nella giornata di ieri 7 giugno ha rivelato di avere poche prove contro di essa.
Principe Harry, il secondo giorno in tribunale
Il Principe Harry ha ammesso di avere poche prove contro la stampa inglese ma continua la sua battaglia contro il Mirror Group. Harry accusa la stampa di aver violato la sua privacy intercettando il suo cellulare di aver pagato diversi investigatori privati per seguire lui e le persone a lui vicine per diversi anni.
Durante il secondo giorno di tribunale è intervenuto Andrew Green KC, il legale Mirror Group Newspapers, che ha chiesto direttamente a Harry: “Presumibilmente sei a conoscenza del fatto che non c’è un singolo elemento di dati di chiamata sul tuo telefono cellulare, in qualsiasi momento, da nessun giornalista del Mirror Group?”. In tutta riposta il Principe Harry ha dichiarato che il Mirror Group ha distrutto centinaia di prove e che venivano per lo più utilizzati cellulari usa e getta per le intercettazioni.
Insomma, nonostante le poche prove a suo favore, Harry non si tira indietro e continua la sua battaglia legale contro i tabloid inglesi, accusati dal giovane di aver più volte distrutto la sua vita. Il primo giorno di tribunale il Duca di Sussex aveva parlato di quanto, fin da bambino, ha sperimentato l’ostilità dei tabloid. “Non c’è mai stata una tregua nella copertura della stampa di ogni dettaglio della mia infanzia“, ha detto.