Ecco quali sono le differenza tra il romanzo e il film Il nome della rosa: nell’adattamento cinematografico qualcosa è cambiato.
Nel 1980 usciva nelle librerie il capolavoro di Umberto Eco: Il nome della rosa. Sei anni dopo nei cinema usciva l’omonimo film diretto da Jean-Jacques Annaud che si è rivelato un altro successo. La pellicola non è però la fedele trasposizione cinematografica del libro, tanto che nei titoli di testa del lungometraggio si può leggere che è un “palinsesto del romanzo di Umberto Eco”. Vediamo allora quali sono le differenza tra il libro e il film Il nome della rosa.
Il nome della rosa: le differenze tra il film e il romanzo
Una delle principali differenze tra il film e il romanzo è nel finale: nella pellicola vi è un ultimo incontro tra Adso e la ragazza di cui si è invaghito, nel romanzo invece quest’ultima viene portata via insieme a Salvatore e al celleraio mentre Adso dorme.
Appaiono leggermente diversi anche alcuni personaggi, come Berengario e Malachia. Altri personaggi presenti nel romanzo nel film invece non appaiono minimamente: è il caso di Bencio, Uppsala, Nicola e il centenario Alinardo.
Un’altra differenza tra il romanzo e la pellicola Il nome della rosa riguarda il personaggio di Adso, che nel film è presentato come un novizio francescano, nel romanzo invece è un benedettino e non conosce il passato di Guglielmo (il personaggio interpretato da Sean Connery) come inquisitore. Ma la differenza principale è legata alla biblioteca, il luogo simbolo dell’opera: nel film è presentata molto più grande e ricca di quanto sia descritta nel film, basti pensare che nel romanzo di Umberto Eco è invece su un solo piano ed è composta da semplici stanze collegate tra loro da varie porte. Non ci sono scale e non è a più livelli come nel film.