Il cielo di Renato Zero, brano scritto nel lontano 1969 a Ventotene, diventa una moneta da collezione dal valore di cinque euro.
A distanza di quasi cinquant’anni dall’uscita, la canzone Il cielo di Renato Zero diventa una moneta da collezione. Il cantautore l’ha scritta quando aveva soltanto diciassette anni e si trovava al mare a Ventotene. Il gettone è un piccolo omaggio, non solo per l’artista ma anche per l’isola del mar Tirreno.
Il cielo di Renato Zero diventa una moneta
Immaginiamo Renato Zero a 17 anni, mentre è seduto su uno scoglio di Ventotene con la sua chitarra tra le braccia. E’ in questa ambientazione, con lo sguardo fisso all’orizzonte, che è nata una delle sue canzoni più belle, che è anche entrata di diritto nei pezzi meglio scritti dell’intera discografia italiana. Stiamo parlando de Il cielo, che oggi diventa anche una moneta da collezione.
Il gettone d’argento da cinque euro è stato già messo in commercio e reca incisa la sagoma di Zero e il paesaggio dell’isola di Ventotene. La moneta non è soltanto un omaggio a Il cielo, ma anche alla località del mar Tirreno. Qui, nel lontano 1969, un giovanissimo Renato ha avuto l’ispirazione per scrivere un brano che poi avrebbe visto luce intorno al 1978.
Il cielo di Renato Zero: di cosa parla la canzone
“Quando ho scritto Il cielo avevo diciassette anni e stavo a Ventotene e avevo la nuca poggiata sugli scogli e gli occhi che erano immersi in un cielo stellato, era una notte meravigliosa. Io mi alzai e avevo una chitarra a portata di mano… E mano mano andando avanti scrivevo il testo e gli accordi. Così in un tempo ridicolo ho finito il brano“, ha raccontato Renato Zero nel podcast Passa Dal BSMT.
La canzone utilizza il cielo come metafora per parlare della fede e del rapporto tra l’uomo e il divino. In un certo senso, è un invito a oltrepassare l’azzurro per avvicinarsi a Dio, in modo da avere il coraggio e la speranza di credere in un futuro migliore.