Idee per un weekend enogastronomico a Favignana ad aprile

Idee per un weekend enogastronomico a Favignana ad aprile

La splendida isola delle Egadi vanta una lunga tradizione gastronomica, nota per aver saputo trasformare ingredienti poveri in piatti molto apprezzati. Favignana risente, anche nella cucina, della cultura dei popoli arabi e spagnoli con i quali venne a contatto nei secoli

Se avete in programma un weekend a Favignana nel mese di aprile vi consigliamo di gustare le prelibatezze della tradizione egadina, fatta di piatti a base di pesce e di verdure. I piatti più conosciuti sono il couscous, le frascatole, gli spaghetti con i ricci, le sarde a becca fico, la pasta con le sarde, la “nunnata” e pani “cunzatu”.

Tanti i piatti a base di tonno come le polpette, gli spaghetti alla bottarga, la “tunnina” in agrodolce e il “lattume” fritto o conservato sotto sale. Tra i dolci, oltre ai cannoli e alla cassate, da provare le “cassatelle”, ripiene di ricotta e scaglie di cioccolato.

Il Cous Cous

Un piatto di origine berbera da mangiate insieme con le mano, in un unico grande recipiente. L’ingrediente principale è la semola e può essere condito con carni e verdure, solo con verdure o col pesce. Nelle famiglie egadine la preparazione di questo piatto è un vero e proprio rituale che si tramanda di generazione in generazione con strumenti tipici come la “mafararda”, un recipiente di coccio, e la cuscusera, una pentola forata di coccio.

Le Frascatole

È il classico piatto di recupero che nasce dal riutilizzo delle parti di semola del couscous mal lavorate, che le donne non buttavano ma riutilizzavano per preparare una minestra con verdure. Oggi questo piatto viene preparato con la semola per ottenere un resa più grossolana e condito poi con un sugo di verdure, o di aragosta o con il brodo di zuppa di pesce.

Le Polpette di Tonno

La storia delle polpette di tonno di Favignana è strettamente legata allo Stabilimento Florio, dove ai lavoranti venivano regalati gli scarti del tonno, scaglie recuperate dalla spina, dalla testa o dalle pinne. Le massaie isolane riutilizzavano questi scarti in polpette, preparate anche con la mollica di pane. Le polpette di tonno oggi vengono invece preparate con le parti più pregiate del tonno, tritate e impastate con mollica, sale, pepe, aglio, prezzemolo, basilico e uovo battuto.