Come destreggiarsi lungo 48 ore in una delle città più insonni d’Europa
Idee per un week end a Madrid che possa rendere giustizia all’anima culturale e a quella spensierata di una delle più belle capitali europee.
Il primo giorno nel triangolo dei musei
Madrid ospita tre dei più bei musei del mondo, nei quali si possono ammirare capolavori dell’arte mondiale e non soltanto spagnola. Il Museo del Prado, il Museo della Reina sofia e quello Thyssen – Bernemisza costituiscono una tappa irrinunciabile per chi vuole cogliere l’importanza artistica di Madrid che nella sua storia ha ospitato autori celeberrimi e nobili committenti. Imperdibili i capolavori di Velasquez esposti al Prado e quelli di Picasso riuniti al Reina Sofia. Il Thyssen riunisce invece 800 pezzi d’arte che spaziano dal Rinascimento Italiano fino all’arte modera: irrinunciabili sono ili Paesaggio al Tramonto di Vincent Van Gogh e la Madonna col Bambino di Tiziano.
Per rinfrancare lo spirito dopo i chilometri certamente macinati lungo i corridoi dei musei madrileni si potrà sicuramente raggiungere il Barrio Embajadores, vero cuore della movida spagnola. Qui si potranno consumare, nei numerosissimi bar e piccoli locali, i piatti tipici della cucina da strada spagnola, sempre innaffiata da litri di birra o di clara, cioè una mistura di birra e gassosa.
Idee per un week end a Madrid: andare per pulci e ballare il chotis al mercato del Rastro
El Rastro è uno dei più grandi mercati all’aperto di Spagna e da il nome a un intero quartiere che comprende anche il museo Reina Sofia. Qui ogni domenica del mese e ogni mattina dei giorni festivi si raduna un numero impressionante di rivenditori che espongono principalmente oggetti di antiquariato, vestiti di seconda mano, artigianato, libri e dischi. La zona di San Cayetano è certamente una delle più suggestive, perché accoglie le botteghe di pittori che riproducono i grandi capolavori d’arte di ogni tempo nelle più diverse tecniche. Nel Rastro si potrà anche pranzare, consumando tapas e cerveza mentre si ascolta il chotis, una tipica musica da ballo spagnolo suonata dall’organillo (un organetto a rullo) introdotto in Spagna, secondo la leggenda, da un immigrato siciliano.