Sulla passerella della Milano Digitale dedicata alle collezioni maschili del prossimo inverno, Iceberg ha presentato anche la woman collection.
La Milano Fashion Week dedicata alla moda maschile autunno/inverno 2021 ha riservato qualche sorpresa, a cui di questi tempi non siamo nuovi. Iceberg infatti, in passerella digitale, ha colto l’occasione per anticipare la collezione femminile dell’autunno/inverno 2021-2022. Lo stile casual virato sempre verso outfit dal taglio sportivo, sceglie di mescolare stili differenti, puntando su capi voluminosi, in versione mountain street dove ancora una volta è la comodità a farla da padrona.
Iceberg: a Milano in passerella anche la collezione donna 2021
La moda si sa, è sempre un passo avanti, così con Iceberg inizia a sorpresa a scoprire un po’ di quelli che saranno i trend della moda femminile del prossimo inverno, che tenderanno a preservare alcuni outfit in voga per quest’anno cambiando piuttosto le possibilità e i modi in cui accostarli.
Ci sono capi basic come il dolcevita, intramontabile anche nel prossimo inverno e da abbinare a blazer e cappotti lunghi peluche, e permane il trend dell’ecopelle, da indossare anche come total look.
L’idea del direttore creativo James Long è stata quella di ispirarsi agli anni ’90: uno stile casual, scanzonato, da culture club, che si ispira alla scena Brit Pop, underground, rap e acid rock. Quello di Iceberg è uno style che non rinuncia ad un costante sensazione di comfort anche nell’outdoor, giocando con i volumi. Un stile da tempo libero pret a porter.
Ancora oversize, anche per l’autunno-inverno 2021/2022
Ciò che è certo è che design larghi, comodi, voluminosi e oversize continueranno ad essere trend di stagione, ma ricercando la loro declinazione più luxury e sofisticata. Così potremo abbinare con disinvoltura un cappello a falda larga elegante con un capospalla casual e originale, intrecciato come un cardigan.
Ma viceversa, il berretto potrà abbinarsi anche ad un cappotto in lana oversize lungo, perché il minimo comune denominatore sarà quello di mescolare stili e generare contrasti, per un’identità fashion che non vuole limiti d’espressione ed etichette.