I figli di Berlusconi su Grindr: si vogliono prendere tutto!

I figli di Berlusconi su Grindr: si vogliono prendere tutto!

Barbara, Luigi ed Eleonora Berlusconi hanno deciso di puntare all’acquisizione dell’app di Grindr. Chiesto un finanziamento di 260 milioni di dollari.

Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi approdano nel mondo LGBT. I figli dell’ex Premier Silvio Berlusconi, infatti, hanno deciso di fare un’offerta all’app Grindr. L’app di incontri tra persone gay e bisex negli ultimi anni ha preso sempre più piede raggiungendo gli oltre 4 milioni di utenti in tutto il mondo. Sembra che tra le holding pronte a investire in questa direzione, inoltre, ci sia anche la H14 facente capo proprio ai tre figli del Cavaliere di Arcore. Barbara, Luigi ed Eleonora, infatti, sarebbero pronti a investire nella Silicon Valley, dove l’app è stata creata e sviluppata.

I figli di Berlusconi vorrebbero comprare l’app Grindr

Luigi Berlusconi e le sorelle Barbara ed Eleonora vorrebbero aprirsi al mercato californiano. I figli dell’ex Premier, infatti, sarebbero soci della Bending Spoons, sviluppatore di apllicazioni che negli ultimi anni si è impostato in tutto il mercato europeo per la piattaforma IOS.

Secondo gli ultimi dati raccolti, sembra che ogni giorno ci siano oltre 300 mila nuovi utenti e sono stati calcolati oltre 200 mila download. I bene informati, inoltre, parlano di un finanziamento da 260 milioni di dollari che sono stati chiesti per comprare l’app californiana.

Sembra, inoltre, che il 60% delle quote siano state rivelate da un altro colosso, una società cinese esperta in videogiochi, per il valore di 155 milioni di dollari.

Silvio Berlusconi Francesca Pascale

Silvio Berlusconi a favore dei matrimoni gay

In passato Berlusconi e l’ex fidanzata Francesca Pascale si erano già dichiarati favorevoli ai matrimoni tra gay. Adesso anche i figli, di secondo letto dell’ex Premier, hanno seguito le orme del papà.

Sembra infatti che sono pronti a lanciare una maxi offerta per l’acquisizione dell’applicazione californiana. La notizia non è stata rilasciata dai diretti interessati ma dal quotidiano Il Messaggero.