I cento passi: la storia vera dietro al film su Peppino Impastato

I cento passi: la storia vera dietro al film su Peppino Impastato

Ecco qual è la vera storia di Peppino Impastato e quali sono le differenze tra il film I cento passi e i fatti reali.

Il 9 maggio del 1978 a Cinisi, un comune della Sicilia in provincia di Palermo, venne ucciso Peppino Impastato, giornalista e attivista che lottò in prima persa contro la mafia, denunciandone l’attività e per questo assassinato. A lui e alla sua lotta è stato dedicato il film I cento passi, diretto da Marco Tullio Giordano e uscito nel 2000. Vediamo allora qual è la vera storia di Peppino Impastato e le differenze che ci sono tra la realtà e il film.

I cento passi: la storia vera di Peppino Impastato

I cento passi ripercorre in maniera fedele la storia di Peppino Impastato. Nato nel 1948 in una famiglia legata alla mafia, tanto che il padre durante il ventennio fascista fu mandato al confino proprio per il legame con Cosa Nostra. Lo zio Cesare Manzella, cognato del padre, era il capomafia del paese e venne ucciso nel 1963.

Luigi Lo Cascio

Per tutta la vita lottò contro la mafia e per questo ruppe i rapporti con il padre, come si può vedere nel film, nel 1977 fondò anche una radio, Radio Aut, con cui denunciò le attività malavitose nel suo paese e non solo scagliandosi contro il boss locale, Gaetano Badalamenti, che abitava proprio a 100 passi da casa sua (da qui il titolo del film). E proprio Badalamenti ordinò il suo assassinio che avvenne il 9 maggio del 1978.

I cento passi: il cast del film

A vestire i panni di Peppino Impastato è Luigi Lo Cascio, mentre il padre, Luigi Impastato, è impersonato da Luigi Maria Burruano. La madre dell’attivista, Felicia Bartolotta (a cui sono state dedicate diverse opere per il suo impegno di lotta contro la mafia e per la sua costante ricerca della verità riguardo all’omicidio del figlio) è invece interpretata da Lucia Sardo.

Nel cast del film sono inoltre presenti anche Paolo Briguglia, Tony Sperandeo, Andrea Tidona, Claudio Gioè, Domenico Centamore, Ninni Bruschetta e Paola Pace.

Argomenti