Prodotti come cannabis light, marijuana legale e semi ed oli di canapa sono stati legalizzati in diversi paesi del mondo.
I prodotti vengono definiti legali in base ad un bassissimo contenuto di THC (minore dello 0,2%), in quanto vengono ricavati da infiorescenze femminili di Canapa Light Sativa, scelte appositamente perché poverissime di THC e ricche di cannabidiolo o CBD, un cannabinoide legale con importanti effetti sedativi. La bassa concentrazione di THC rende questo prodotto non stupefacente e, rientrando nei limiti stabiliti dalla legge italiana, tranquillamente commercializzabile e acquistabile.
Il CBD invece, che è il principale componente dell’erba legale, agisce sul corpo principalmente mediante un potente effetto rilassante sui muscoli, avvertibile in misura chiara, inducendo uno stato di sedazione.
Recentissimi studi australiani hanno evidenziato come il CBD possa contribuire ad una potenziale svolta nelle terapie per l’Alzheimer, perché è in grado di ripristinare la normale funzione di due proteine presenti nel cervello. Quest’ultime ​​sono importanti in quanto aiutano il cervello a contrastare l’accumulo di placca beta-amiloide, la quale è collegata a patologie come la demenza e, appunto, il morbo di Alzheimer.
Lo studio sui benefici di questi prodotti potranno portare nel tempo a importanti soluzioni per riuscire a debellare sintomi e dolori in chiave analgesica, quali: dolore neuropatico, fibromialgia, artrite reumatoide e dolore cronico misto. Cosa ancor più importante, recentissimi studi si stanno indirizzando verso la possibilità di utilizzare prodotti CBD per la cura del cancro e per alleviare nausea e vomito correlati alla chemioterapia.