Cos’è l’hopecore? La nuova tendenza social, positiva e del tutto sicura, invita a combattere il cosiddetto doomscrolling.
Sui social sta finalmente spopolando una tendenza del tutto innocua, che non invita a compiere stupide challenge o gesti potenzialmente pericolosi, ma vuole soltanto infondere positività. Si chiama hopecore e promette di combattere il negativissimo doomscrolling: vediamo cos’è e come funziona.
Hopecore: cos’è e perché è in tendenza sui social
Se non avete ancora sentito parlare dell’hopecore significa che frequentate poco i social, soprattutto TikTok. Si tratta, infatti, di una nuova tendenza che, ad oggi, vanta più di 2 miliardi di visualizzazioni. A differenza del doomscrolling, ossia la ricerca consapevole e compulsiva di eventi negativi o notizie tragiche, è un trend assolutamente positivo, che invita a celebrare la vita in ogni forma.
Video semplici, che trasmettono solo buonumore, in modo da ricordare a tutti gli ‘abitanti’ del mondo virtuale che, nonostante le normali difficoltà quotidiane, l’esistenza è sempre ricca di speranza e bellezza. Non a caso, contenuti di questo tipo sono accompagnati da didascalie semplici ma incisive: “Be Kind (ossia Sii gentile)”, “Be Happy (cioè Sii felice)” e “Life is beautiful (ossia La vita è bella)”.
Generalmente, i filmati che contengono l’hashtag hopecore hanno una colonna sonora allegra, soprattutto Viva la Vida dei Coldplay o Evergreen di Richy Mitch & the Coal Miners. Ad essere maggiormente attratta da questa tendenza è la Generazione Zeta.
@hopecorez hopecore 🥺❤️🩹✨ #hopecore #smilecore #wholesome #positivity ♬ Evergreen – Richy Mitch & The Coal Miners
Perché la Generazione Z è attratta dall’hopecore?
L’hopecore ha fatto breccia nel cuore della Generazione Z, ossia i nati tra il 1995 e il 2012. Parliamo di soggetti che, in pochi anni, hanno vissuto diverse difficoltà, pandemia da Covid in primis, e hanno sviluppato tanti disturbi psicologici. Non a caso, la Società italiana di psichiatria ha fatto sapere che negli ultimi tre anni le problematiche mentali sono aumentate del 28%.
Un peso importante, in quello che potremmo definire un disagio generazionale, è dato dall’uso eccessivo dei social network. Ed è proprio in questo contesto che si inserisce l’hopecore, proponendosi sia come strumento per combattere il doomscrolling che come una forma di ribellione alle negatività della quotidianità.
@glampage #hopecore #positivity #wholesome ♬ Tek it – izzy