HIV: un nuovo vaccino potrebbe “avviare una risposta immunitaria in poche settimane”

HIV: un nuovo vaccino potrebbe “avviare una risposta immunitaria in poche settimane”

Buone notizie in materia di HIV: alcuni studiosi stanno studiando un vaccino che sembra dare ottime risposte in poche settimane.

Gli studiosi di tutto il mondo lavorano da tempo per mettere a punto un vaccino contro l’HIV, malattia che ancora oggi causa tanti decessi. Forse, un siero che attualmente è testato in via sperimentale potrebbe finalmente disarmare un ‘mostro’ che fino ad oggi è apparso imbattibile.

Vaccino HIV: nuovo siero potrebbe innescare gli anticorpi

Nel 2021 sono stati registrati 650.000 decessi a causa dell’HIV. Rispetto a tanti anni fa, quando la malattia non lasciava scampo, oggi la scienza ha fatto passi da gigante. Grazie ad un vaccino sperimentale messo a punto dal Duke Human Vaccine Institute, il cui studio è stato pubblicato su Cell, la situazione potrebbe migliorare ancora di più.

Il nuovo siero, infatti, induce la produzione di un tipo di anticorpi neutralizzanti altrimenti elusivi in un piccolo gruppo di persone e capaci di combattere diversi ceppi dell’HIV. Non solo, stando ai primi risultati, il farmaco è in grado di mettere in moto una risposta immunitaria fondamentale in una manciata di settimane.

Il vaccino sperimentale agisce prendendo di mira la regione esterna prossimale alla membrana (MPER), un’area sull’involucro esterno dell’HIV-1, che rimane stabile in diversi ceppi dell’HIV. Gli anticorpi, in sostanza, riescono a bloccare l’infezione. “Questo lavoro rappresenta un grande passo avanti poiché dimostra la fattibilità di indurre anticorpi con vaccinazioni che neutralizzano le varianti più difficili dell’HIV“, ha spiegato Barton Haynes, autore senior dello studio.

HIV: a che punto è il vaccino?

Anche se i primi risultati del vaccino contro l’HIV sono entusiasmanti, è bene sottolineare che si tratta di un siero somministrato in via sperimentale. Al momento il farmaco è stato inoculato a venti persone sane e HIV-negative. In quindici hanno ricevuto due delle quattro dosi previste, mentre in cinque tre dosi. La medicina ha dato un tasso di risposta sierologica del 95% e una forte attivazione immunitaria. Wilton Williams, autore principale dello studio, ha dichiarato:

I nostri prossimi passi sono di indurre anticorpi neutralizzanti più potenti contro altri siti dell’HIV. (…) Per ottenere un anticorpo neutralizzante, tipicamente ci vogliono diversi anni post-infezione. Noi siamo riusciti effettivamente a far emergere anticorpi neutralizzanti nel giro di poche settimane“.