Come si trasmette e si previene l’herpes neonatale?

Come si trasmette e si previene l’herpes neonatale?

L’herpes neonatale si può trasmettere per via materna durante il parto, vediamo cosa c’è da sapere sulla prevenzione.

Quando si parla di herpes neonatale, ci si riferisce alle infezioni da virus herpes simplex nei neonati. Questo virus provoca perlopiù l’herpes labiale, una malattia molto frequente al punto che quasi il 70% della popolazione ne ha manifestato i sintomi almeno una volta nella vita. Quando, però, il virus viene trasmesso ai neonati, la malattia può diventare rischiosa. Vediamo cosa c’è da sapere sull’herpes labiale nei neonati, come si trasmette e come si mette in atto la prevenzione.

Herpes neonato: come avviene la trasmissione

L’herpes simplex può essere trasmesso per contatto tra persona e persona, nel caso dei neonati, la trasmissione avviene proprio durante il parto. Nel 90% dei casi, infatti, il contatto con le secrezioni durante il parto provoca l’infezione nel neonato. Nel 5% dei casi, invece, la trasmissione può avvenire attraverso la placenta, si parla in questi casi di infezione in utero, ma si tratta comunque di un tipo di trasmissione abbastanza rara.

Travaglio

Il restante 5% dei casi è dato dalla trasmissione dopo la nascita, in questo caso la trasmissione avviene per contatto diretto con persone affette dall’infezione. Il rischio di trasmissione dipende dall’insorgenza dell’infezione nella madre. Infatti, se l’infezione compare per la prima volta in gravidanza, si ha una maggiore probabilità di trasmissione. Viceversa, il rischio è più basso se si tratta di un’infezione ricorrente.

Prevenzione dell’herpes nei neonati

L’obiettivo è quello di ridurre il rischio di trasmissione durante il parto, per questo motivo è importante consultarsi con il proprio ginecologo e riferire episodi dell’infezione (quando presenti). Nel caso in cui ci sia un’infezione recente e nei casi di infezione primaria, verrà raccomandato il parto cesareo per ridurre il rischio di trasmissione.

Invece, nei casi di infezione precedente, si valuta di caso in caso, per esempio quando non ci sono più lesioni attive nel terzo trimestre, il rischio di trasmissione è basso. In ogni caso è bene che il bambino venga tenuto sotto osservazione per le prime sei settimane dopo la nascita, visto che i sintomi potrebbero anche comparire tardivamente. In alcuni casi, quando il rischio di trasmissione è presente, anche in assenza di sintomi può rendersi necessaria la terapia con antivirali.