Quando va fatto il vaccino per Haemophilus b?

Quando va fatto il vaccino per Haemophilus b?

Il vaccino per Haemophilus b aiuta a prevenire infezioni batteriche dalle conseguenze anche gravi, soprattutto nei più piccoli.

Per l’Haemophilus b, il vaccino rientra nel piano di vaccinazioni previste per il primo anno di vita. La vaccinazione protegge dalle infezioni provocate dal batterio che sono particolarmente pericolose nei bambini al di sotto dei 5 anni. Esistono diversi tipi del batterio, ma l’Haemophilus influenzae b (Hib) è quello maggiormente responsabile delle forme gravi dell’infezione. Vediamo come avviene la somministrazione del vaccino e quando bisogna farlo.

Come si manifesta l’infezione da Haemophilus influenzae b

L’Haemophilus influenzae b è un batterio e, malgrado il nome, non deve essere confuso con l’influenza che è invece causata da virus. L’infezione causata dal batterio tende in genere a interessare l’apparato respiratorio. Tuttavia in alcuni casi l’infezione può anche propagarsi ad altri organi e causare quelle che vengono definite forme invasive.

Vaccino per bambini

Tra le conseguenze più importanti dell’infezione ci può essere setticemia, meningite e pericardite. Le forme invasive sono più comuni nei neonati, nei bambini al di sotto dei 5 anni o negli adulti al di sopra dei 65 anni. Per le infezioni invasive causate da questo batterio è necessaria la terapia antibiotica adeguata.

Hib vaccino: a cosa serve e quando si fa?

La prevenzione dell’infezione si basa sul vaccino anti Haemophilus influenzae di tipo b che è stato introdotto nel calendario vaccinale del nostro paese già dal 1999, divenendo poi obbligatorio per i nuovi nati a partire dal 2017. La vaccinazione ha portato a una notevole diminuzione delle meningiti provocate dal batterio. È importante sapere che anche dopo la guarigione dalla meningite, che può presentarsi nelle infezioni invasive, si può andare incontro a conseguenze neurologiche (15-20% dei casi).

Il vaccino anti Hib viene somministrato in forma combinata nel vaccino esavalente insieme ai vaccini anti tetano, difterite, pertosse, epatite B e poliomielite. Il vaccino viene somministrato in tre dosi al terzo, quinto e undicesimo mese, con un’iniezione intramuscolare.