Arrestato il culturista che si è filmato mentre violentava ripetutamente una donna: la condanna inflitta all’aggressore.
John Allen è stato condannato a 13 anni di carcere per i crimini commessi: tra questi, ua violenza ai danni di una donna, ripetutamente violentata e registrata durante l’intero stupro.
Violenta una donna più volte e registra lo stupro in un video
Un culturista è stato arrestato per aver violentato ripetutamente una donna, documentando lo stupro mediante un video.
Il bodybuilder John Allen, di Denny, a sud di Stirling, è stato condannato a 13 anni di reclusione per i suoi orribili crimini.
Il 28enne è stato dichiarato colpevole di 10 capi d’imputazione presso l’Alta Corte di Stirling, dopo aver sottoposto due donne a terrificanti abusi.
Allen è stato condannato per stupro, aggressione, violazione della quiete pubblica e per aver filmato una delle donne durante atti sessuali senza consenso.
Gli abusi subiti dalle vittime
Allen ha anche limitato la comunicazione di una vittima con la sua famiglia e i suoi amici, l’ha costretta a firmare un contratto che prometteva determinati comportamenti, limitandone, di fatto, la libertà.
Le a chiesto, inoltre, di trasferirgli il suo stipendio, ma anche di controllare le sue finanze, proibendole di truccarsi e di usare contraccettivi. Inoltre, le ha rivolto diverse minacce di morte. Le due vittime non potranno essere più avvicinate dall’uomo che, nei fatti, resterà a vita nel registro dei molestatori sessuali.
Katrina Parkes, Procuratore fiscale scozzese per i reati sessuali presso l’Alta corte, ha commentato: “John Allen è un individuo pericoloso che ha sottoposto le sue vittime a traumi e abusi inimmaginabili. È grazie al coraggio di queste donne che hanno testimoniato che questa accusa è stata possibile“.
“Spero che questa condanna porti un po’ di conforto e mandi il messaggio che questo tipo di reato non ha posto in Scozia. Vorrei esortare qualsiasi vittima di un crimine simile a denunciarlo e cercare supporto. Sarete ascoltate e useremo ogni strumento disponibile per ottenere giustizia”, ha concluso.