Cos’è la regola delle 2G per quanto riguarda il Green Pass, un modello già attuato in Germania e Austria dopo l’inizio della quarta ondata.
La quarta ondata sta mettendo in allerta il governo italiano. L’exploit dei contagi in paesi vicini come la Germania e l’Austria preoccupa le autorità sanitarie e le istituzioni, alle prese con decisioni importanti. Se l’ipotesi di un lockdown solo per chi non ha avuto la vaccinazione sembra trovare più resistenza da noi, la crescita dei contagi rende necessario preparare le giuste contromisure. E dalla Germania e l’Austria c’è un modello che potrebbe presto essere copiato: quello della regola delle 2G per il Green Pass.
Green Pass: cos’è la regola delle 2G?
Altro che 5G verrebbe da dire, ricordando una delle tante leggende metropolitane circolate in questi mesi di pandemia per quanto riguarda i vaccini. Al momento la diffusione dei farmaci ha portato solo alla creazione di un Green Pass modello ‘3G’, ormai ritenuto da molti insufficiente a garantire sicurezza nelle attività pubbliche. Per questo il governo potrebbe pensare di passare alla regola 2G.
Soluzione già attuata in Germania e Austria, prende il nome dalle uniche due vie dalle parole tedesche che indicano le uniche persone che possono ricevere in quei paesi la certificazione, ovvero i vaccinati (geimpft) e i guariti (genesen). Un modello che dunque esclude chi è risultato negativo al test Covid. Un po’ come il modello del super Green Pass di cui si è parlato negli ultimi giorni.
Tornano le zone rosse in Italia?
Non solo Green Pass in 2G. Sul tavolo del governo sono tante le misure di cui si sta discutendo. Le Regioni, per arginare questa nuova ondata, sarebbero pronte ad attuare misure restrittive. Alcuni governatori hanno chiesto, però, che ai vaccinati siano garantite le libertà anche con il passaggio in zona arancione. Una soluzione condivisa dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, come affermato a RaiNews24: “Qualora ci fosse il passaggio in zona arancione, si potrebbe valutare una sorta di differenziazione fra vaccinati e chi non lo è“.
Nello stesso intervento, Costa ha comunque sottolineato che al momento non si sta valutando seriamente l’ipotesi di una soluzione 2G per il Green Pass, perché togliere il tampone significherebbe di fatto rendere obbligatorio il vaccino. E quello dell’obbligo vaccinale è un tema di cui non si sta ancora discutendo seriamente. Diverso il discorso sulla durata del certificato, che potrebbe invece a tutti gli effetti essere accorciata da 12 a 9 mesi.