Al lavoro senza Green Pass? Ecco le sanzioni previste dal decreto

Al lavoro senza Green Pass? Ecco le sanzioni previste dal decreto

Green Pass obbligatorio per i lavoratori: le multe e le sazioni previste dal decreto Green Pass bis per i dipendenti e per i datori.

Dal 15 ottobre il Green Pass diventa obbligatorio sul luogo di lavoro in Italia. La notizia è stata diffusa già da giorni, ma ora dopo ora si stanno definendo tutti i dettagli su una novità che continua ad essere molto criticata. Ma quali sono le sanzioni e le multe previste per chi trasgredisce, sia esso lavoratore o dipendente? Ecco cosa prevede il nuovo decreto, con delle differenze tra pubblico e privato.

Green Pass lavoratori: multe e sanzioni nel settore pubblico

Partiamo dal presupposto fondamentale. Sarà compito del datore di lavoro, o del direttore di un pubblico ufficio, controllare che i propri dipendenti siano forniti di una certificazione verde valida, come ricordato dal Corriere della Sera. Entro la data in vigore del provvedimento saranno rese note le modalità definitive di controllo. A quanto trapela, la pubblica amministrazione potrà utilizzare un’applicazione ministeriale in tutto e per tutto simile a quella per i lavoratori della scuola.

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Per quanto riguarda i dipendenti della Pa, in caso di mancata presentazione del Green Pass non si potrà accedere all’ufficio. Dopo cinque giorni di assenza, il lavoratore incorrerà nella sospensione del rapporto di lavoro, con conseguente blocco dello stipendio. Qualora il dipendente riuscisse invece a entare in uffiico senza certificazione, andrebbe incontro a una sazione dai 600 ai 1500 euro. Per il datore di lavoro la sanzione va invece dai 400 ai 1000 euro.

Green Pass: multe e sanzioni per i lavoratori privati

E per il lavoratori del settore privato? Anche in questo caso le sazioni prevedono il blocco dello stipendio e l’assenza ingiustificata dopo cinque giorni, e sanzioni per chi è sul posto di lavoro anche senza il Green Pass in tutto e per tutto equivalenti a quelle del settore pubblico, anche per i datori di lavoro.

Per quanto rigaurda le aziende piccole, con meno di 15 dipendenti, il governo ha previsto una deroga che consente al datore di sostituire temporaneamente il lavoratore che non è in possesso di certificazione verde, fino alla messa in regola di quest’ultimo.

Ufficio

Multe e sanzioni per gli interventi in casa

Un ulteriore specifica è stata fatta per i lavoratori che intervengono nelle case di privati cittadini, come idraulici o elettricisti. In questo caso, non spetta a chi effettua la chiamata controllare che il lavoratore abbia il Green Pass. Se si tratta di un dipendente, la verifica è sembre compito del al datore di lavoro, anche se la prestazione viene fornita al di fuori dell’ufficio o della sede dell’azienda. Queste alcune delle specifiche sulle regole presenti nel nuovo decreto Green Pass bis, una stretta che, si spera, possa aiutare a mantenere uno stato di semi-normalità.

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