Nella famiglia delle graminacee l’elenco di piante è vario: tra di esse ci sono le piante usate a scopo alimentare, ma non solo… vediamole.
Quando si parla di graminacee nell’elenco non possono mancare le piante che sono alla base della nostra alimentazione ovvero i cereali. Tuttavia in questo gruppo non sono presenti solo le piante coltivate, ma ci sono anche molte piante che crescono spontaneamente.
La loro importanza nella dieta si deve alle loro proprietà, i cereali, infatti possono essere conservati a lungo. Inoltre essi non solo sono ricchi di carboidrati, ma contengono anche vitamine e sali minerali che li rendono la base perfetta per la nostra alimentazione. Vediamo meglio da cosa sono caratterizzate queste piante e quali differenze ci sono tra quelle spontanee e coltivate.
Graminacee: elenco delle piante spontanee e caratteristiche
Nella famiglia delle graminacee ritroviamo solo piante erbacee, ciò significa che nessuna di queste possiede un fusto o dei rami. Tra le piante spontanee le più comuni e diffuse sono la gramigna e le canne. Queste ultime vanno distinte dalle canne tipiche da coltivazione, mentre la gramigna si ritrova spesso in tutti i tipi di terreni e viene trattata al pari di una pianta infestante.
Rispetto ad altre piante, le graminacee non hanno bisogno dell’aiuto degli insetti per essere impollinate. Queste, infatti, possiedono dei fiori che passano inosservati ad api, farfalle e altri insetti impollinatori, ed è semplicemente il vento a trasmettere il loro polline di pianta in pianta. Questa capacità del polline di essere trasportato con il vento è proprio ciò che le rende una delle piante che scatena le allergie.
Graminacee: elenco alimenti
Le graminacee vengono utilizzate per lo più per ricavare i cereali usati per l’alimentazione, non solo la nostra, ma anche quella di molti animali. Nel nostro paese il cereale più diffuso è sicuramente il frumento, da cui si ricava attraverso la lavorazione la farina che viene poi trasformata in pane e pasta.
Tra i cereali più usati ci sono poi anche il riso, il mais, la segale, l’orzo e l’avena che vengono coltivati comunemente. A questi si aggiungono poi il bambù e la canna da zucchero, ma anche il kamut, che in realtà è una particolare varietà di frumento. Se soprattutto in Europa, il frumento è il cereale più utilizzato, su scala globale è invece superato dal riso, particolarmente utilizzato nei paesi asiatici, in cui viene spesso usato anche come vero e proprio sostituto del pane per accompagnare altri piatti.