Gli addolcitori per acqua uso domestico: cosa sono e quali scegliere

Gli addolcitori per acqua uso domestico: cosa sono e quali scegliere

Partiamo da un presupposto, tanto semplice quanto, a volte, non considerato nella sua giusta importanza: la qualità dell’acqua di uso domestico è importante. 

Si tratta davvero di uno dei beni più preziosi, che non solo non va sprecato, ma che, essendo spesso causa di incrostazioni di calcare, per colpa della sua particolare “durezza” (cioè dell’alta concentrazione di calcio e magnesio), ha necessità di essere addolcito, con dei particolari sistemi che vedremo.

Quanto influisce il calcare sull’acqua potabile

E’ bene ricordare che su 100 litri dell’acqua di casa, ben 99 vengono utilizzati per scopi diversi dall’utilizzo potabile, come il rifornimento dell’impianto termico, gli elettrodomestici, in particolare lavatrice e lavastoviglie, l’igiene personale, le pulizie domestiche, ecc. Senza nessun intervento, tutta quest’acqua è sicuramente calcarea, con conseguenze a volte dannosissime per le tubazioni, le cromature, le serpentine, i sanitari, e per i meccanismi che regolano l’andamento delle caldaie. Va da sé, quindi, oltre al pericolo di veder lievitare le bollette di acqua, gas e luce, proprio per un uso esagerato di acqua, al netto di malfunzionamenti, urge la necessità di “addolcire” la concentrazione di sali nell’acqua, al fine di renderla meno calcarea e, quindi, più fluida, pulita e buona.

Come scegliere un addolcitore domestico

Il principio su cui si basa questo apparecchio è uno scambio ionico: si tratta di un sistema che sfrutta la capacità che hanno determinate resine di sostituire gli ioni, in questo caso di calcio e magnesio, con quelli di sodio, mediante rabbocchi frequenti di sale. Come si può comprendere, ciò comporta, però, il rischio di una concentrazione di sodio nell’acqua domestica che, se in percentuali elevate, può danneggiare sia dal punto di vista organolettico che, a lungo andare, anche per la salute.

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Si rivela dunque di estrema importanza scegliere un dispositivo che sia installato da ditte serie e di provata esperienza, con personale qualificato, previo collaudo e conseguente rilascio della certificazione relativa, attestante il montaggio eseguito correttamente. Inoltre, deve essere ubicato in un locale idoneo dal punto di vista igienico.

Anticalcare elettronico: l’alternativa non chimica 

Pur seguendo tutte le istruzioni per la regolare installazione di un addolcitore a scambio ionico, per chi volesse un dispositivo di comprovata efficacia, ecocompatibile, economico e con funzionamento elettrico (ma di basso consumo), suggeriamo Hydropath Italia, un addolcitore anticalcare ad uso domestico rivoluzionario, nella sua semplicità e, contestualmente, validità.

Si tratta di un addolcitore di acqua senza sale, il cui principio di funzionamento si basa sul condizionamento dell’acqua: Hydropath, infatti, genera delle innocue (per persone ed ambiente, ma non per il calcare!) onde elettriche ad elevata frequenza, le quali condizionano, appunto, gli ioni di calcio e magnesio, facendo in modo che questi si uniscano fra loro creando cristalli insolubili. Tale formazione scorre con il flusso idrico, senza depositarsi e, dunque, inibendo di fatto la formazione del calcare, oltre ad ottenere un efficace trattamento antibatterico.

Scegliere l’addolcitore è un investimento nel tempo

Qualunque sarà la vostra scelta, chimica o elettronica, l’acquisto dell’addolcitore deve essere considerato come una spesa per un dispositivo destinato a durare nel tempo, e che garantisce salute e benessere, oltre a risultati estetici di evidente brillantezza e cromatura. Inoltre, un buon apparecchio, se pure prevede costi iniziali, è in grado di far risparmiare sui consumi per diversi anni e, pertanto, si consiglia di scegliere sempre addolcitori di qualità e di comprovate aziende specializzate.

E il suo uso sarà davvero facile: come bere un bicchiere d’acqua!