Una giovane 14enne bengalese picchiata brutalmente dalla famiglia perché si è rifiutata di portare il velo. Ora si trova in una struttura protetta.
Una giovane ragazza di soli 14 anni picchiata dalla mamma e dal fratello per essersi rifiutata di indossare il velo. La piccola originaria del Bangladesh vive con la famiglia a Ostia, ed è stata picchiata più volte dai familiari solo perché non ha voluto indossare il velo e rifiutava l’educazione islamica imposta dalla famiglia.
La ragazza ha denunciato l’accaduto alle autorità. Dopo di che, è stata portata in ospedale, dove si è presentata con un lieve trauma cranico e graffi sul viso. La ragazzina si è rivolta lo scorso sabato 13 novembre ai carabinieri, raccontando di essere stata picchiata dal fratello. Secondo il suo racconto, è stata aggredita in diverse occasioni e minacciata di ritornare in Bangladesh.
Le ipotesi di reato su cui ora la Procura dei Minori dovrà indagare sono quelle di maltrattamenti e lesioni personali. Insomma, la famiglia rischia di andare seriamente nei guai, ora il fascicolo è aperto e il caso è nelle mani degli inquirenti che indagano sul caso.
Picchiata perché non rispettava le regole
Una vicenda drammatica quella vissuta dalla giovane ragazzina bengalese, che semplicemente avrebbe preferito vivere una vita alla occidentale, come tutte le sue amichette e compagne di classe.
Ma il fratello, in particolare, non voleva sentire ragioni: la 14enne doveva portare il velo islamico. La sua collera l’ha mandata, infatti, dritta all’ospedale con un trauma cranico.
Dopo la vicenda, il senatore della Lega William De Vecchis ha detto “La vergognosa aggressione subita ad Ostia da una adolescente originaria del Bangladesh ad opera della madre e del fratello perché rifiutava di indossare il burqa e di seguire con maggiore intensità i precetti dell’Islam, è inaccettabile e va condannata con fermezza”