Carlo De Benedetti crea il nuovo giornale “Domani”: il direttore è Feltri, ex vice del Fatto Quotidiano

Carlo De Benedetti crea il nuovo giornale “Domani”: il direttore è Feltri, ex vice del Fatto Quotidiano

Un nuovo giornale entra nelle edicole di tutta Italia dal 15 settembre 2020: è “Domani” dell’imprenditore Carlo De Benedetti.

Un quotidiano progressista e di sinistra, come una seconda Repubblica. Questo è l’obiettivo di “Domani”, il nuovo giornale ideato e lanciato dall’ingegnere Carlo De Benedetti ed edito da Editoriale Domani Spa, dove De Benedetti risulta ancora l’unico azionista. Il cartaceo verrà stampato da un altro nome di spicco nell’editoria nazionale, Rcs di Urbano Cairo.

Carlo De Benedetti

“Domani”: direttore e team della società

Un giornale progressista con un leader giovane a dirigerlo. Stefano Feltri, classe 1984, ha accettato di far parte della squadra come direttore, dopo aver rifiutato una vociferata proposta anche da Repubblica. A far parte poi del gruppo Editoriale Domani Spa sono altri grandi nomi che daranno sicuramente una bella spinta alla nuova avventura lanciata dall’ingegnere De Benedetti.

La società ha come presidente Luigi Zanda, consigliere del gruppo Espresso. Ci sono poi Giovanni Canetta, Federica Mariani, Virginia Ripa di Meana, Massimo Segre e Grazia Volo.

L’alleanza tra De Benedetti e Cairo

Un’alleanza che non vuole mettere i bastoni tra le ruote a La Repubblica, o almeno così ammettono entrambe le figure. “Nessuna mossa contro Repubblica – ha commentato Cairo ad Ansa -. Non è che mi alleo con De Benedetti. Io sono un fornitore. De Benedetti è un amico, ha avuto un’idea molto coraggiosa di fare un quotidiano in un periodo come questo. È un’idea buona e io avendo una società di distribuzione gli do una mano”.

Poi conclude chiarendo un punto fondamentale: “Stamperemo il suo giornale e lui farà investimenti su La7. Sono contento di offrire queste cose, chiaramente a pagamento”.

Affermazioni confermate anche dallo stesso De Benedetti che dice: “È ridicolo pensare che l’accordo con Cairo abbia l’obiettivo di mettere in difficoltà Repubblica. Chi è il migliore fornitore e distributore della stampa? Ovviamente Rcs. Quindi è stata una scelta naturale. Per questo ho chiesto a Cairo di aiutarci. Nulla ovviamente è gratis”.