Scrivere lo stile, non dettare moda: la lezione di Re Giorgio che ritorna alle origini, dello stile e non solo

Scrivere lo stile, non dettare moda: la lezione di Re Giorgio che ritorna alle origini, dello stile e non solo

Giorgio Armani in occasione della breve Milano Fashion Week 2021 torna a parlare di moda, regalandoci una lezione di vita e di stile.

La collezione maschile della primavera/estate 2022 presentata da Giorgio Armani in occasione di una breve Milano Fashion Week è il manifesto non solo della moda post-pandemia, che se da un lato desidera osare ed esagerare, in casa Armani preferisce invece accogliere la nuova tendenza del tempo, con abiti disincanti, meno formali, sensibili al nostro stato d’animo, fotografie di una voglia di riprendersi la vita ma di non lasciarsi indietro quello che la pandemia ci ha insegnato.

E Armani, più di qualsiasi altro, è tornato più volte su questi temi, invitando la moda a cambiare il suo fashion system, a lavorare meno sulla quantità ma concentrarsi sull’essenza. Un invito che lo stilista ha lanciato anche in quest’occasione, pur confessando di vedere per la moda una direzione che apporterà pochi cambiamenti per ora.

Giorgio Armani torna a sfilare dal vivo, nella sua casa milanese

La location scelta da Armani è decisamente intima, un ritorno alle origini che da anche il nome alla collezione, che riporta a quel tempo in cui un brand ancora non cavalca le passerelle, ma presenta la sua esclusività a pochi intimi e addetti ai lavori. La collezione maschile primaverile che guarda al 2022 è andata in scena infatti nel cortile di casa sua in via Borgonuovo 21: doppia emozione per lui, che torna finalmente a sfilare dal vivo.

Un gesto che mette ancor più in evidenza una delle affermazioni più forti rilasciate da Armani in un’intervista a British Vogue, quelle che riguardano una moda che deve guardare al cambiamento, andando oltre il connubio con il digitale.

L’unica cosa che vorrei cambiare del sistema è la sovrapproduzione di ‘roba‘; di vestiti, di eventi, di cose inutili. Questo era davvero il principale cambiamento che speravo di vedere dopo questo sconvolgimento pandemico. Ma probabilmente, anche se tutti volevamo che le cose cambiassero all’inizio, abbiamo rapidamente dimenticato quelle buone intenzioni iniziali. Quello che sto vedendo ora è diverso e le cose sono quasi tornate come prima”, ha affermato Armani, parole che gli abbiamo sentito pronunciare ad inizio anno anche in occasione del Premio Parete.

“Faccio Stile, non farò mai moda”, lo statement di Armani ora e per sempre

Ciò che è certo, e Re Giorgio mai non lo ha nascosto, è che casa Armani sa perfettamente in quale direzione si muoverà sempre e per sempre, anche con al fianco di Leo dell’Orco, storico collaboratore dello stilista e della maison che come afferma il patron, definisce lo stile e non detta moda.

“Più vado avanti, e più riesco solo a fare me stesso. E non faccio moda, non la farò mai. Faccio stile, perchè sono convinto che l’uomo debba avere una certa allure”, ecco perché la rivoluzione per Armani è quella di un fashion system che accolga le sue molteplici forme espressive, ma senza dover andare dietro il business, l’intrattenimento e la produzione sfrenata.

Un Re che guarda al futuro, accogliendo le innovazioni del digitale e il suo linguaggio, ma che siano sempre al servizio di collezioni autentiche, in linea con la natura e in ascolto dei (dis)equilibri del tempo presente.