Tra pedine, tabelloni e shot
I giochi da tavolo sono spesso associati a serate noiose, a un passatempo che dopo un po’ diventa troppo ripetitivo. Eppure, esiste un modo per trasformarli in metodi di intrattenimento esilaranti e utilizzarli quando si organizza una festa in grande. Si tratta dei giochi alcolici da tavolo: possono essere inventati di sana pianta, o rivisitarne uno già esistente con un twist. Ma oltre a quelli della lista, perchè non scatenarsi e provare a crearne o modificarne di nuovi? Basta aggiungere una penalità alcolica e qualsiasi gioco diventa uno spasso!
Giochi alcolici da tavolo
- Monopoli: quasi chiunque ha questo gioco in casa, ma a pochi verrebbe in mente di dargli un po’ di pepe. Basta stabilire una cifra, e ogni volta che una persona la incassa deve bere. Può trattarsi dei soldi incassati al Via o di quelli ottenuti dagli altri giocatori.
- Dama o scacchi: al posto delle pedine bisogna mettere piccoli bicchieri pieni di alcol. L’ideale è trovarne di due colori diversi per distinguere le squadre, altrimenti basta prendere un pennarello e marcarli in qualche modo. Chi mangia una pedina altrui deve bere ciò che contiene, e chi vince beve quello che resta sulla scacchiera.
- Gioco dell’oca: è quello che permette di scatenarsi inventando regole proprie, se non si vuole scaricare il tabellone da Internet. In caso contrario, eccone un esempio. Ogni casella deve prevedere un’istruzione da seguire. “Bevono solo le ragazze”, “Beve la persona alla tua destra” e così via. Oppure, regole che si applicano a tutti i giocatori come “Tirare i dadi solo con la mano sinistra”.
- Beer pong: rivisitazione del ping pong che non prevede un tabellone, ma ha di certo bisogno di un tavolo. I biccheri vanno disposti come birilli e lo scopo è centrare quelli degli avversari per far bere loro il contenuto. La squadra che li centra tutti per prima vince.