Dopo la vittoria dell’Europeo Gianluigi Donnarumma ha confessato di non aver immediatamente compreso che gli Azzurri avessero vinto.
Gianluigi Donnarumma è il portiere a cui va il merito di aver parato i calci di rigore che hanno permesso all’Italia di conquistare la coppa degli Europei 2020 a 53 anni di distanza dall’ultima volta. Il portiere di Castellammare di Stabia ha confessato che dopo aver parato il rigore su Saka, decisivo per il titolo Europeo, non si sarebbe accorto immediatamente della vittoria degli Azzurri.
“Non ho esultato perché non avevo capito che avevamo vinto, ero a terra al rigore di Jorginho, ero giù, pensavo che fosse finita. Adesso, con il Var, controllano i piedi perché non puoi essere davanti, guardavo l’arbitro per capire se era tutto ok. Ho visto i miei compagni e lì non ho capito più niente. E’ stato un Europeo straordinario, con i compagni abbiamo un rapporto incredibile, siamo una famiglia fantastica”, ha dichiarato a Sky sport il calciatore.
Gianluigi Donnarumma: la vittoria degli Europei
Il portiere Gianluigi Donnarumma ha confermato quello che in molti avevano pensato assistendo ai calci di rigore durante la finale allo stadio di Wembley, ossia che non avesse immediatamente realizzato di aver parato il rigore decisivo per il trionfo dell’Italia. Lo stesso calciatore ha confermato che le cose fossero andate effettivamente così in un’intervista a Sky Sport. Il giovane portiere avrebbe ovviamente compreso di aver vinto la partita quando i suoi compagni di squadra lo hanno travolto con il loro caloroso abbraccio.
Il giorno successivo gli Azzurri sono rientrati in Italia, dove ad accoglierli a Roma erano presenti il presidente Draghi e Mattarella oltre che un’orda di tifosi fuori di sé dalla gioia.
Le reazioni dell’Inghilterra
Intanto sui social sta facendo discutere il caso delle medaglie tolte dai calciatori della nazionale Inglese, rimasti visibilmente delusi dalla sconfitta. Il comportamento degli avversari è stato ampiamente criticato sui social, dove alcuni utenti li hanno definiti “antisportivi” e dove molti hanno avuto da ridire sui fischi dei tifosi inglesi durante l’inno di Mameli.