Gianluca Vacchi assolto dopo 18 anni: “Instagram il rifugio per una vita opprimente”

Gianluca Vacchi assolto dopo 18 anni: “Instagram il rifugio per una vita opprimente”

Gianluca Vacchi viene assolto dopo 18 anni e parla per la prima volta dei capi di accusa, del processo e di come ha costruito la sua attività nel frattempo.

In una lunga intervista al Corriere della Sera, Gianluca Vacchi parla del processo dal quale è stato assolto dopo 18 anni e delle sue prospettive per il futuro. A quanto pare è diventato un imprenditore su Instagram creandosi un lavoro tutto suo.

Le dichiarazioni di Gianluca Vacchi

La Corte d’Appello di Bologna, dopo aver considerato nulla la sentenza di primo grado, annullò anche il sequestro. Però due giorni dopo, e senza che fosse stato aperto nessun processo civile, il Tribunale di Parma deliberò un altro sequestro di 50 milioni, durato altri anni. Eppure, il Pm di Bologna, quando fu annullato tutto, aveva detto, ed è agli atti, che quella era una brutta pagina della giustizia italiana”.

Gianluca Vacchi parla poi del risultato del processo che poi gli ha dato ragione: “Se sono l’uomo che sono, è anche perché ho passato questo grande dolore e l’ho sconfitto prima dentro me stesso e poi in tribunale. Ho avuto la forza di reinventarmi, lavoro con grandi marchi globali, faccio il deejay a livello internazionale, ed è stato solo per mia forza, la mia tenacia”.

Sul suo lavoro dichiara: “A lungo, non ho più potuto fare l’imprenditore, l’accesso al credito era chiuso. Mi era rimasta solo la partecipazione nell’Ima di famiglia. Mi sono inventato una vita su Instagram, ho creato l’azienda di me stesso, perché la vita reale era talmente opprimente che me ne sono inventato una virtuale. Instagram è nato come distrazione, nel 2013, nel momento più cruento dell’iter processuale”.