Genotossicità: cosa significa e che differenze ci sono con la mutagenicità?

Qual è il significato di genotossicità e per quali tipi di sostanze di utilizza questo termine? E cosa vuol dire mutagenicità?

Il termine genotossicità si utilizza per indicare delle sostanze, soprattutto agenti chimici, in grado di apportare danni al DNA di un organismo. Come sappiamo il DNA contiene le informazioni genetiche essenziali per il funzionamento delle cellule e quindi dell’intero organismo. Un danno al DNA può quindi tradursi in un’alterazione anche gravi, a morte cellulare (inducendo apoptosi o necrosi) oppure anche allo sviluppo del cancro. Vediamo qual è di preciso il significato del termine e perché spesso si fa confusione tra genotossicità e mutagenicità, partendo dal vedere la definizione di genotossicità e cosa vuol dire.

Genotossico: significato

Un agente genotossico ha la capacità di recare danni al DNA. La genotossicità, quindi, non è altro che la capacità di una sostanza di apportare modifiche al materiale genetico. Nello specifico queste alterazioni possono avvenire a carico della sequenza dei nucleotidi, vale a dire le unità che costituiscono tutti gli acidi nucleici (sia DNA che RNA). In altri casi le modifiche possono anche interessare l’intera struttura.

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Questi cambiamenti possono essere ereditati? Dipende dalle cellule che sono coinvolte, se il materiale genetico interessato appartiene a una cellula della linea somatica, non ci sarà ereditarietà. L’effetto può essere ereditario solo se sono coinvolte le cellule germinali, ovvero quelle che si trasformeranno poi in gameti e saranno coinvolte nella fecondazione.

Genotossicità e mutagenicità

Talvolta i termini genotossicità e mutagenicità vengono usati come sinonimi, tuttavia una sostanza genotossica non è necessariamente mutagena, mentre è vero il contrario. Tutti gli agenti mutageni, quindi, possono anche essere definiti genotossici proprio per la loro capacità di danneggiare il DNA. Non è però vero che tutte le sostanze genotossiche sono in grado di indurre mutazioni, per cui non sarebbe esatto definirli anche mutagene.

Per evitare rischi per il DNA tutte le sostanze che vengono utilizzate dall’uomo, compresi anche i farmaci, vengono sottoposte a dei test prima di essere approvati. Queste prove sono pensate per valutare i possibili effetti e i possibili danni di farmaci e non solo. Solamente le sostanze chimiche che superano i test vengono approvate per l’utilizzo.