Nato da genitori di origini pugliesi, Pierfrancesco Favino racconta il dramma del padre morto: “Ero sul set”.
Genitori pugliesi espatriati a Roma, dove danno alla luce Pierfrancesco Favino. Protagonista di numerose pellicole della cinematografia italiana, arriva sul grande schermo dopo il debutto a teatro e in televisione. Apprezzato anche oltre i confini nazionali grazie alle sue collaborazioni con film statunitensi, Favino non ama parlare della sua vita privata. Durante un’intervista però, racconta il rapporto con suo padre e il dramma della sua morte.
Chi sono i genitori di Pierfrancesco Favino
Nonostante Pierfrancesco Favino sia nato e cresciuto nel quartiere di Monteverde Vecchio di Roma, i suoi genitori sono pugliesi: suo padre di Foggia, che lavorava come rappresentante di materiali edili, e la madre di Candela. Anche se il papà dell’attore ha sempre cercato di dissuadere suo figlio dal sogno di diventare attore, alla fine dei conti gli dimostrò il suo orgoglio. Il padre muore nel 2002, mentre Favino girava un film.
Il ricordo della morte del padre
Alla maggiore età, Pierfrancesco aveva deciso di voler fare l’attore, ma suo padre commentò con un secco: “Solo un coglione può fare una scelta del genere”, a cui il figlio rispose: “Da qualcuno devo aver preso”.
Ricorda la morte di suo padre mentre era sul set del film El Alamein. Un assistente di produzione gli dice di chiamare sua sorella, al telefono lei sussurra: “Papà non c’è più”. “Mi osservo allo specchio. Nell’immagine riflessa c’è un tipo che mi somiglia, vestito in modo strano. Esco all’aria aperta”, racconta Pierfrancesco Favino.
Gli chiedono se se la sente di continuare. Dato che gli avevano già permesso di andarlo a trovare in precedenza, sapeva di non poter ripartire. Decide di continuare a girare il film anche se il dolore era troppo, si sente ferito, avverte come una fitta. “Quando torno a casa, al posto di papà, c’era una pietra col suo nome”.
La famiglia di Pierfrancesco
Oltre all’attore, i genitori hanno avuto altre tre figlie: una fa l’architetto, una la storica della scienza e una la storica dello spettacolo.
